Muore a 24 anni in moto contro un furgoncino – Foto

11 ottobre 2015 | 06:25
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Muore a 24 anni in moto contro un furgoncino – Foto
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Muore a 24 anni in moto contro un furgoncino – Foto
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Muore a 24 anni in moto contro un furgoncino – Foto
Muore a 24 anni in moto contro un furgoncino – Foto

di Roberto Salotti
Uno schianto violentissimo contro un furgoncino Renault: la moto Honda 700 catapultata sul poggio che costeggia la via del Brennero, ancora una volta teatro di un incidente mortale. Un’altra giovane vita spezzata stamani (11 ottobre) sulla strada statale, all’altezza di San Pietro a Vico. E’ quella di Kristian Paloka, 24 anni, di Marlia ma originario dell’Albania. Andava al lavoro alla caffetteria Turandot di piazza San Michele, dove sarebbe dovuto arrivare alle 7. E invece poco dopo il suo corpo, ormai senza vita, era steso coperto da un telo bianco sull’asfalto, sbalzato ai margini della strada dopo un urto violentissimo, dovuto forse anche alla velocità.

E’ quello che ipotizzano gli agenti della polizia stradale di Lucca, intervenuti per i rilievi. L’allarme è stato dato subito dall’uomo di 52 anni, anche lui di Marlia, che era alla guida del furgoncino Renault del Cacao Karting Racing, con un traino al seguito che conteneva l’attrezzatura per partecipare ad una gara di go kart a Cecina. Erano le 7,15 quando è cominciata la disperata corsa dei soccorritori, risultata purtroppo inutile. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’ambulanza e l’automedica ma il barista di Turandot era già morto. Per lui non c’è stato niente da fare.
Disperato il conducente del furgoncino che stava entrando sul Brennero da una stradina a sinistra, dopo aver raggiunto casa di un amico e aver agganciato il carrello per andare tutti insieme a fare go kart. “Quando sono entrato in strada – racconta in lacrime – non ho visto nessuno. Ho guardato bene in entrambe le direzioni ma non ho visto quel povero ragazzo”. Il 52enne di Marlia ha svoltato in direzione di Lucca, ma in quegli stessi istanti è sopraggiunto Kristian, che viaggiava da Ponte a Moriano al centro città, alla guida della moto e si è schiantato. “Ho sentito un colpo fortissimo sul retro del furgone – ha raccontato il conducente -, pensavo che mi avesse colpito il ramo di un albero o ancora peggio. Sono sceso e ho visto quel ragazzo steso a terra. Sono disperato, per lui e per tutta la sua famiglia”. Gli amici che erano con lui hanno tentato di consolarlo a lungo, davanti alla sede della Confagricoltura. Vivono in uno di quegli appartamenti e non riescono a capacitarsi di quello che è successo.
Saranno gli accertamenti degli uomini della stradale a chiarire l’esatta dinamica. Stamani, per consentire i rilievi, è stato disposto il senso unico alternato lungo il Brennero, nel tratto dell’incidente. Poco dopo le 7 alla caffetteria Turandot i colleghi hanno cominciato a preoccuparsi per non aver visto arrivare Kristian. Hanno telefonato a casa, raccontando ai familiari che il ragazzo non si era fatto vivo. Pensavano che fosse rimasto addormentato. La famiglia, invece, che lo aveva sentito uscire ha temuto il peggio. Ha telefonato al 118 e al pronto soccorso pensando che Kristian avesse avuto un incidente. Poco dopo hanno avuto la notizia della tragedia dagli agenti della polizia stradale. Kristian lascia la madre, due sorelle e un fratello con cui viveva. E la fidanzata, con cui si sarebbe dovuto sposare a maggio prossimo.
Il locale dove Kristian doveva prendere servizio stamani è rimasto chiuso per lutto e in segno di vicinanza alla famiglia del giovane 24enne, originario della città di Shkoder in Albania. “Appena abbiamo saputo quello che è successo non volevamo crederci – racconta un collega di Kristian -: il locale non ha nemmeno aperto, siamo tutti sconvolti”. Kristian lavorava qui ormai da oltre 7 anni e si era fatto ben volere da tutti. Si era diplomato all’istituto tecnico per geometri Nottolini, dove era considerato uno studente modello. Alla caffetteria Turandot aveva iniziato a lavorare quando ancora andava a scuola, facendo i turni pomeridiani dietro al bancone.
Gli agenti della polizia stradale hanno lavorato a lungo sul posto per ricostruire la dinamica dell’ennesimo incidente mortale che avviene sul Brennero. Secondo la prima ricostruzione, Kristian era partito pochi minuti prima dalla sua casa di Marlia e stava percorrendo la strada per raggiungere il centro storico di Lucca. All’altezza di San Pietro a Vico, non è riuscito ad arrestare in tempo la moto, quando il furgoncino del go kart è entrato in strada. La Honda è schizzata poggio sul poggio, catapultando il ragazzo al di sopra facendolo poi ricadere a terra, ormai già morto.

I rilievi dell’incidente (foto di Giuseppe Cortopassi, divieto di riproduzione anche parziale)