Accoltellò giovane a Porta S. Pietro, chiesto il giudizio

2 novembre 2015 | 14:05
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Accoltellò giovane a Porta S. Pietro, chiesto il giudizio

Una vicenda che aveva impegnato la polizia per giorni, fino a quando gli agenti non erano riusciti a rintracciare Ouadi Aboufaris, 30enne originario del Marocco, che per circa 48 ore era stato latitante e ricercato per il tentato omicidio di un connazionale a cui aveva cercato di tagliare la gola con una bottiglia rotta.

Un delitto dalla dinamica cruenta e palese, che ha indotto i sostituto procuratore Salvatore Giannino e chiedere per l’uomo, ora assicurato alla giustizia, il giudizio immediato davanti la giudice del tribunale di Lucca. La vicenda inizialmente proprio nelle prime ore delle indagini si era intersecata con un altro fatto di sangue, avvenuto la stessa sera il 31 agosto scorso, ovvero il suicidio sotto le Mura vicino a porta San Pietro di un uomo che si era accoltellato da solo. Anche l’aggressione commessa da Aboufaris si era verificata alla stessa ora verso le 21,30 in un lungo vicino e questo aveva indotto gli agenti a mettere in relazione i due fatti. In breve però gi investigatori erano riusciti a distinguere le due vicende. Aboufaris residente alla Cappella aveva aggredito il connazionale per futili motivi probabilmente per una sigaretta e poi forse credendo di averlo ucciso si era dato alla fuga, raggiungendo la stazione ferroviaria di san Pietro a Vico e riparando poi a Piazza al Serchio nel tentativo di non farsi trovare dagli inquirenti, l’uomo però aveva lasciato dietro di se varie tracce tra cui anche la sua carta di identità persa alla stazione ferroviaria. Così dopo due giorni i poliziotti erano riusciti a catturarlo e ora andrà direttamente a processo se la richiesta del sostituto procuratore sarà accolta. ( g.m.)