Usava richiami illegali per cacciare, nei guai bracconiere

6 novembre 2015 | 11:14
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Usava richiami illegali per cacciare, nei guai bracconiere

Catturava i volatici con dei rametti cosparsi di vischio e utilizzava richiami acustici proibiti, insieme a cartucce non conformi alle norme venatorie e uccelli da richiamo sena gli anelli di identificazione. Ma il bracconiere finito nei guai dopo un blitz della forestale aveva catturato illegalmente anche tordi e merli, la cui caccia è illegale. L’operazione si è conclusa all’alba di stamani (6 novembre) all’Alpe di S. Antonio, nei pressi del Parco delle Alpi Apuane.

Da alcuni giorni il comando della Forestale di Castelnuovo Garfagnana stava conducendo ispezioni e controlli nella zona quando, all’alba di oggi, è scattato il blitz che ha portato alla denuncia del bracconiere assieme al sequestro penale degli uccelli catturati e di tutti i mezzi di caccia non consentiti; sequestro subito convalidato dalla procura della Repubblica di Lucca, da sempre molto sensibile alle tematiche ambientali.
Adesso il bracconiere risponderà del suo operato davanti alla magistratura mentre gli uccelli catturati, una volta sequestrati, sono stati rimessi in libertà direttamente sul posto, dove potranno vivere indisturbati. Come ogni anno il Corpo Forestale raccomanda al mondo venatorio il rispetto delle regole del settore; i controlli sono programmati fino al termine della stagione venatoria con un elevato livello di vigilanza per il pieno rispetto della legalità.