
Rubano cavi di rame nel capannone andato in fiamme a Pieve San Paolo lo scorso 23 ottobre. Ma fanno troppo rumore, attirando l’attenzione degli abitanti della zona che hanno avvertito del furto in atto i carabinieri. Sul posto sono arrivati tempestivamente i carabinieri del Radiomobile che, entrati all’interno del capannone hanno trovato due persone intente ad asportare il prezioso materiale.
Vistisi scoperti hanno aggredito verbalmente i militari, senza accorgersi che fossero carabinieri. Quando si sono resi conto della situazione hanno cambiato subito atteggiamento, affemando di essere lì per trovare un riparo ler la notte. Ma dalla ricognizioni è emerso che, all’interno dei locali, c’erano otto segmeti di cavi elettrici in rame appena tagliati ed asportati dall’impianto elettrico, oltre agli strumenti per portare a termine l’operazione. I due, un 51enne e un 31enne, entrambi di origine rumena, già conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati identificati e trattenuti nelle camere di sicurezza della caserma in attesa della direttissima, in programma questa mattina. L’arresto è stato convalidato e come misura cautelare è stata prevista il divieto di ritorno nella provincia di Lucca. Niente custodia cautelare in quando è stato contestato il tentato furto senza l’aggravante della fede pubblica, che richiede una pena inferiore a tre anni.