
Era riuscito a fare il lavaggio del cervello a due ragazzine di 14 e 15 anni, rendendole complici dei furti messi a segno nelle loro stesse case, per derubare i genitori di ori, gioielli e denaro: merce di scambio per le dosi di droga, vendute a ragazzini con meno di 14 anni, da un pusher poco più adulto di loro. E che attraverso i social network e le chat sul telefonino gestiva un giro tra i giovanissimi di Altopascio e Marginone.
Da stamani (18 novembre) il giovane 24enne Yannik Rossetti, già finito nei guai per spaccio, un disoccupato originario di Pescia ma residente nel comune del Tau, è in carcere su ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Aldo Ingangi e firmata dal gip Silvia Mugnaini. E’ accusato di almeno tre furti in abitazione – tutti nella zona – e di spaccio di stupefacenti, con l’aggravante di aver venduto dosi di hashish, marijuana ma anche cocaina anche a adolescenti con meno di 14 anni. Nei guai sono finite anche le due studentesse che hanno dato le chiavi di casa al pusher, perché rubasse il necessario in cambio delle dosi: sono state denunciate alla procura dei minori di Firenze con l’accusa di concorso nei furti. Stessa sorte è toccata ad un 17enne, utilizzato come galoppino dal pusher quando lo stesso, colpito dall’obbligo di dimora, non poteva uscire di casa per procurarsi lo stupefacente.
Un’inchiesta che ha portato in una cella del carcere San Giorgio il 24enne, dopo alcuni mesi di indagini, condotte dai carabinieri di Altopascio, in collaborazione con gli agenti della polizia municipale.
A metà agosto sono giunte agli investigatori le prime segnalazioni. Genitori preoccupati delle frequentazioni dei loro figli si sono rivolti ai carabinieri per segnalare il 24enne. Su di lui, che spesso invitava i loro figli a casa, al Marginone, si sono subito concentrate le attenzioni degli inquirenti. Del resto, hanno portato a lui anche gli accertamenti svolti in alcuni Compro Oro della zona, visitati dai carabinieri e dalla polizia municipale dopo alcuni furti sospetti in case del centro di Altopascio: oro e gioielli spariti, senza alcun tentativo di effrazione. A quei negozi si era presentato il 24enne, riuscendo a vendere i preziosi depredati dalle case delle giovanissime studentesse che, per l’accusa, si erano prestate pur di avere in cambio, gratis, delle dosi di stupefacente.
Spaccio davanti a scuola. Le indagini hanno subito una svolta già all’inizio dell’anno scolastico. Gli inquirenti, poco dopo il via all’inchiesta, erano già riusciti a stringere il cerchio sugli assuntori, in gran parte giovani che frequentano le medie nella zona di Altopascio. E in effetti negli appostamenti eseguiti nei pressi degli istituti i militari hanno notato la presenza più che sospetta del 24enne. Seguendo questo filone, gli investigatori hanno scoperto che il ragazzo invitava i minorenni anche nel suo appartamento, dove viveva da solo. Quel continuo via vai di ragazzini non aveva però insospettito i suoi genitori, che vivono al piano terra della stessa palazzina e che hanno spiegato ai carabinieri di non aver mai notato nulla di strano. Ma i contatti, con gli studenti, avvenivano anche ai giardini pubblici di Marginone, dove venivano smerciate le dosi.
Appuntamenti sui social network. Gli accordi per la cessione delle dosi e per i ritrovi, invece, venivano gestiti molto velocemente attraverso i social network o con le messaggerie istantanee sugli smartphone. Anche in questo modo – secondo gli inquirenti – avvenivano gli “adescamenti” dei giovanissimi, più di 20 segnalati alla prefettura come assuntori.
Il “corriere” a 17 anni. Tra questi c’è un 17enne che è stato anche denunciato alla procura dei minori di Firenze con l’accusa di concorso nello spaccio degli stupefacenti. Il 24enne, secondo l’accusa, se ne sarebbe servito per acquistare la droga quando non poteva uscire. Colpito, infatti, dall’obbligo di dimora, non poteva lasciare la sua abitazione dalle 20 alle 8. Se ce n’era bisogno, il suo galoppino era il 17enne: andava dal pusher, comprava la droga e poi veniva ricompensato con qualche dose. E’ stato bloccato nel corso di uno degli appostamenti degli investigatori davanti casa del pusher, nel cui giardino erano state trovate anche alcune dosi di cocaina, per un totale di 3,85 grammi.
Ragazzine complici dei furti Altre due adolescenti, di appena 14 e 15 anni, sono state invece indagato per concorso nei furti. Secondo quanto è stato ricostruito con minuzia dai carabinieri e dalla polizia municipale di Altopascio, sarebbero state convinte dal pusher a consegnare le chiavi di casa o a segnalare l’assenza dei genitori, per introdurlo nelle loro abitazioni e svaligiarle. Sono almeno tre i casi che gli inquirenti avrebbero accertato: tre furti messi a segno con l’obiettivo di alimentare il giro di spaccio. In un caso specifico, erano stati rubati anche 1.200 euro in contanti che la famiglia teneva in casa per un pagamento imminente. Il resto – soprattutto oro e gioielli – è stato piazzato dal pusher in alcuni Compro Oro. Con il denaro ottenuto, ritengono gli inquirenti, venivano comprate le dosi, destinate poi a ragazzini fino ai 17-18 anni.
Rob. Sal.