
Anche in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, continua la vigilanza della capitaneria di porto di Viareggio in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici a tutela dei consumatori. I controlli si sono estesi nell’entroterra delle Provincie di Lucca e Pistoia. In particolare, presso un distributore all’ingrosso di Chiesina Uzzanese, sono state sottoposte a sequestro 9 cassette di pesce fresco per un totale di circa 30 chili di prodotti (tra cui triglie, scampi e cicale di mare), per mancanza delle informazioni minime previste dal sistema di marchiatura obbligatorio in vigore dal 1 gennaio 2015.
Inoltre, i militari hanno accertato che tre cassette delle nove sequestrate non avevano neppure la prevista documentazione di accompagnamento (bolla/fattura), indispensabile per verificare la lecita provenienza dei prodotti. Saranno pertanto contestate violazioni anche agli armatori dei due pescherecci (di Livorno e Viareggio) che non hanno effettuato, al momento dello sbarco del pescato, la pesatura e la marchiatura delle cassette ai sensi delle normative comunitarie vigenti. Il totale dei tre verbali amministrativi ammonterà a 4.500 euro. I prodotti ittici, sottoposti a sequestro perché non rintracciabili e quindi non commercializzabili, saranno devoluti in beneficienza una volta esperite le dovute verifiche igienico-sanitarie.
L’attività posta in essere ha come obiettivo primario quello di scoraggiare i comportamenti illeciti, nonché tutelare sia i consumatori finali sia i vari attori della filiera (pescatori, grossisti e ristoratori) che si comportano in modo corretto e rispettoso delle regole.