Capitaneria sequestra 30 chili di pesce non tracciato

20 novembre 2015 | 14:28
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Capitaneria sequestra 30 chili di pesce non tracciato

Anche in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, continua la vigilanza della capitaneria di porto di Viareggio in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici a tutela dei consumatori. I controlli si sono estesi nell’entroterra delle Provincie di Lucca e Pistoia. In particolare, presso un distributore all’ingrosso di Chiesina Uzzanese, sono state sottoposte a sequestro 9 cassette di pesce fresco per un totale di circa 30 chili di prodotti (tra cui triglie, scampi e cicale di mare), per mancanza delle informazioni minime previste dal sistema di marchiatura obbligatorio in vigore dal 1 gennaio 2015.

Inoltre, i militari hanno accertato che tre cassette delle nove sequestrate non avevano neppure la prevista documentazione di accompagnamento (bolla/fattura), indispensabile per verificare la lecita provenienza dei prodotti. Saranno pertanto contestate violazioni anche agli armatori dei due pescherecci (di Livorno e Viareggio) che non hanno effettuato, al momento dello sbarco del pescato, la pesatura e la marchiatura delle cassette ai sensi delle normative comunitarie vigenti. Il totale dei tre verbali amministrativi ammonterà a 4.500 euro. I prodotti ittici, sottoposti a sequestro perché non rintracciabili e quindi non commercializzabili, saranno devoluti in beneficienza una volta esperite le dovute verifiche igienico-sanitarie.
L’attività posta in essere ha come obiettivo primario quello di scoraggiare i comportamenti illeciti, nonché tutelare sia i consumatori finali sia i vari attori della filiera (pescatori, grossisti e ristoratori) che si comportano in modo corretto e rispettoso delle regole.