





di Roberto Salotti
Ha difeso la compagna dalle minacce del rapinatore armato di pistola che le chiedeva l’incasso. Ha reagito quando il malvivente, travisato da una calzamaglia tirata sul volto, ha sorpreso lui e la convivente nell’alimentari mentre stavano chiudendo, gridando: “Soldi subito”. “Vattene via”, sono le parole che invece è riuscito a pronunciare Ledo Madrigali, 72 anni, tentando una reazione prima che il ladro si accanisse contro di lui e contro la donna, Renata Maria Pellegrini, di 68 anni, titolare del bar alimentari Eredi Mandoli di via delle Sane Vecchie a Segromigno in Piano, dove attorno alle 19,20 entrambi hanno passato lunghi minuti di terrore, finiti nell’astanteria del pronto soccorso dell’ospedale San Luca, dove sono stati condotti in ambulanza per ferite alla testa e al volto, provocate dal rapinatore con il calcio della pistola che stava impugnando.
A dare l’allarme è stata la tabaccaia, una collaboratrice della famiglia: è uscita dal negozio di fianco all’ingresso dell’alimentari per abbassare la saracinesca ma con la coda dell’occhio ha intravisto un uomo vestito di scuro e che indossava dei jeans entrare nell’attività di Ledo e Renata impugnando una pistola. E’ corsa via e poi ha iniziato a gridare per avvisare il vicinato mentre con il cellulare componeva il 112. Le pattuglie dei carabinieri sono piombate sul posto, ma al loro arrivo il malvivente si era già dileguato. A mani vuote. Una fuga forse in bicicletta, probabilmente per raggiungere un’auto lasciata parcheggiata al buio in una delle tante stradine, poco illuminate, che si diramano da via delle Sane Vecchie. E la caccia al rapinatore violento è scattata in tutta la Piana, con posti di controllo e pattugliamenti dei carabinieri lungo le principali arterie della zona. Intanto, i militari hanno ascoltato il racconto della figlia di Renata, che attirata dalle grida all’esterno, è scesa dall’abitazione di famiglia che si trova proprio sopra l’attività. Enrica è entrata nell’alimentari trovandosi di fronte una scena che difficilmente potrà dimenticare. La madre e il suo convivente doloranti e appena aggrediti dal rapinatore. “Che è successo qui?”. Un istante dopo le è stato tutto, drammaticamente, chiaro.
Pistola in pugno nell’alimentari. Qualcuno ha parlato anche di un presunto complice, che potrebbe aver fatto da palo all’esterno. I carabinieri stanno cercando riscontri, ma la versione data da alcuni testimoni accorsi sul posto non quadra. Per ora è una ipotesi esclusa, anche perché si suppone che il rapinatore entrato nel negozio si sia allontanato con una bicicletta di cui sono stati ritrovati segni sull’asfalto viscido all’uscita dall’attività. Le indagini si stanno concentrando sul profilo invece del rapinatore che è entrato armato di pistola mentre i due anziani stavano per chiudere l’alimentari. Il bandito indossava una calzamaglia a coprire tutto il volto ed è stato descritto come un uomo corpulento e claudicante. Difficile dire se sia italiano o meno perché le uniche parole che ha pronunciato sono state “Soldi subito”. E’ escluso comunque che fosse un professionista delle rapine. Tanto che di fronte alla reazione del titolare ha preferito fuggire.
Picchiati con il calcio della pistola. Ledo ha agito d’istinto, quando ha visto il rapinatore avvicinarsi alla sua compagna e minacciarla con l’arma. Si è messo davanti e è andato davanti al bandito per impedirgli di prendere l’incasso. Ne è nata una breve colluttazione: il ladro, per liberarsi, lo ha colpito alla testa con il calcio della pistola poi ha dato un colpo anche alla convivente che era lì vicino, atterrita dalla paura. Poi si è allontanato zoppicando.
L’allarme. Nel frattempo è già stato dato l’allarme ai carabinieri. La tabaccaia era stata fino a qualche minuto prima insieme a Ledo e Renato, per aiutarli negli ultimi preparativi per la chiusura. Poi era uscita per tirare già la saracinesca della tabaccheria già chiusa ed è stato allora che ha visto il malvivente armato entrare nell’alimentari. E’ corsa via gridando e chiamando al telefono i carabinieri. Quel trambusto in strada non è sfuggito alla figlia di Renata, che è subito scesa dalla madre ma era troppo tardi. Poco dopo lei e il compagno Ledo sono stati trasportati in ambulanza al San Luca, con il codice giallo. Le loro condizioni non sono gravi, ma sono arrivati, comprensibilmente, in stato di choc al pronto soccorso.
Le telecamere.I carabinieri di Lammari hanno acquisito le telecamere di sorveglianza di cui è dotata l’attività. Immagini in cui si vede il rapinatore entrare in azione e minacciare i due anziani, colti alla sprovvista dal ladro.
Le foto di Giuseppe Cortopassi