Si lancia dalla finestra per fuggire, arrestato pusher






Si è lanciato dalla finestra al primo piano della casa popolare che occupava abusivamente e da cui, secondo gli investigatori stava preparando le dosi da sapcciare, per sfuggire agli agenti della polizia municipale che lo hanno sorpreso mentre preparava le dosi. Youssef Saadi, 25 anni, di origini tunisine, è finito in manette dopo un rocambolesco inseguimento terminato nel centro storico di Altopascio e che non è certo passato inosservato. A piedi nudi, il pusher è fuggito da via Carducci dove è stato scoperto in azione ieri pomeriggio (1 dicembre) attorno alle 15 ed è stato placcato in via Marconi dall’istruttore della municipale di Altopascio, Italo Pellegrini, insieme ad un collega, l’agente Fabrizio Michelotti che saranno premiati dal sindaco Maurizio Marchetti con uno speciale encomio.
L’episodio, alquanto movimentato, è avvenuto in pieno pomeriggio nell’ambito dei controlli del territorio svolti assiduamente dagli agenti della municipale, guidati dal comandante Domenico Gatto e su impulso della stessa amministrazione Marchetti. La pattuglia guidata da Pellegrini si è insospettita arrivando in località Lupoli, in via Carducci ad Altopascio, notando la porta aperta di un appartamento in un complesso immobiliare dell’Erp. Gli agenti, stando attenti a non farsi notare, hanno lasciato l’auto poco distante e si sono avvicinati, rendendosi conto che in casa c’era qualcuno, nonostante quelle villette dovessero essere ancora assegnate. L’avvolgibile era aperto e la tv accesa. Pensando ad un’occupazione abusiva gli agenti sono saliti al primo piano e sono entrati in casa, qualificandosi come agenti di pubblica sicurezza, a quel punto hanno fatto una scoperta inattesa. Al tavolo c’era il giovane tunisino con davanti tre pezzi di oppiacei purissimi, probabilmente cocaina. Alla vista dei due uomini in divisa, Saadi non ci ha pensato troppo sopra: ancora scalzo ha raggiunto la finestra e si è lanciato di sotto in giardino, fuggendo dal cancello verso il centro del paese. Gli agenti non hanno perso un attimo e si sono messi all’inseguimento del giovane durato per circa una ventina di minuti. Nel frattempo ai due vigili urbani si sono aggiunti anche due parà che stavano passando per caso. Ma sono stati gli agenti della municipale a far scattare subito le manette una volta raggiunto lo straniero in via Marconi, mentre altri colleghi, allertati via radio, hanno recuperato anche lo stupefacente dall’abitazione occupata abusivamente dal giovane.
Il fermato è stato così condotto in questura per gli accertamenti di rito ed è sto informato della’ccadutop il pubblico ministero di turno Lucia Rugani. E’ emerso un quadro alquanto singolare, perché l’uomo è risultato avere decine di alias. E’ stato identificato come Youssef Saadi soltanto grazie alla banca dati delle impronte digitali. E qui sono arrivati altri guai per lo spacciatore: alla fine è em,erso che era latitante da tempo. Destinatario di due condanne definitive per un cumulo di pena complessivo di 5 anni, si era reso irreperibile, in passato infatti era anche evaso dagl iarresti domiciliari a Firenze.
A questo si aggiunge una sfilza di accuse per l’arresto eseguito ieri dagli agenti della municipale di Altopascio. Il 25enne, infatti, è finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, ma è accusato anche di occupazione abusiva di immobili e di danneggiamenti. Le indagini della polizia municipale sono comunque tutt’altro che concluse: adesso si cerca infatti di capire se il giovane avesse dei complici e si scava anche tra gli assuntori di droga, per ricostruire il giro messo in piedi dal latitante.
Più che soddisfatto dell’esito dell’operazione il sindaco Maurizio Marchetti che ha voluto ringraziare personalmente gli agenti che hanno operato: “Siamo l’unico Comune con un corpo di polizia municipale – ha detto il primo cittadino – che in appena un mese ha eseguito tre arresti, uno dei quali in collaborazione con i carabinieri. Sfido gli altri a fare come noi. Del resto – ha aggiunto Marchetti – fui il primo a sollevare la questione, già un anno fa, nel corso di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato in prefettura, sostenendo come fosse necessario impiegare la polizia municipale non solo per le multe ma sulle attività di controllo e prevenzione sul territorio, come tutte le altre forze dell’ordine. Questo noi, concretamente, abbiamo fatto e i risultati adesso sono sotto gli occhi di tutti”.
Gabriele Mori