Assaltano il bar per svaligiare i videopoker: 3 in manette






C’erano due carabinieri in borghese nascosti, insieme al nipote del titolare, dietro al bancone del bar Caffè Le Ville di Lammari, preso di mira stanotte da una banda di malviventi, tutti finiti in manette. I militari appostati sono apparsi davanti ai ladri dopo la loro irruzione nel locale chiuso. Un blitz fulmineo scattato attorno all’una: in pochi secondi due dei tre malviventi hanno rotto il vetro di una porta finestra e si sono messi a svaligiare i videopoker.
In quegli attimi sono stati braccati dai carabinieri all’interno del locale, mentre un’altra pattuglia, appostata all’esterno, ha fermato il palo. Un militare è anche restato contuso nella colluttazione con i malviventi, tre albanesi ora accusati di tentata rapina e ricettazione: in manette, in flagranza di reato, sono finiti: Andon Muca, 32 anni, l’unico incensurato, Xhulio Maliqi, 19 anni, e Klejton Ternici, di 24 anni, questi ultimi due già noti alle forze dell’ordine.
Una vera e propria trappola quella che è stata tesa loro dai carabinieri di Lammari e da quelli del radiomobile, avvisati soltanto qualche ora prima dal nipote del titolare che stava per chiudere il locale. Il giovane si era insospettito per la presenza di tre giovani albanesi all’interno del bar e i suoi sospetti avevano preso una direzione precisa dopo aver notato che un sensore dell’allarme era stato oscurato e un altro rimosso dalla porta che poi è stata assaltata dai malviventi. Se ne è accorto dopo essersi allontanato per portare l’immondizia nel cassonetto sul piazzale e senza farsi notare dai tre ancora nel locale ha avvisato i carabinieri. Poi, su consiglio dei militari, ha chiuso l’attività ma è tornato poco dopo per aprire agli investigatori che si sono appostati anche dentro il locale. A quel punto è bastato soltanto attendere.
Attorno all’una di notte, i ladri si sono ripresentati al bar Le Ville. Hanno sfondato il vetro della porta da cui avevano rimosso il sensore del sistema d’allarme e in un istante erano già all’opera per svaligiare i videopoker. A quel punto sono intervenuti i carabinieri facendo scattare le manette: uno è rimasto contuso dopo una colluttazione con i malviventi, riportando ferite giudicate guaribili in 7 giorni. Un’altra pattuglia all’esterno ha fermato invece il terzo uomo, rimasto a fare il palo. I tre, secondo quanto ricostruito, erano giunti a Lammari con una Fiat Punto Abarth che è risultata essere stata rubata a Cascina. Per questo, oltre alla tentata rapina, accusa scattata perché i malviventi hanno usato violenza contro i carabinieri, la procura contesta loro anche il reato di ricettazione: all’interno dell’auto i militari hanno trovato un piede di porco, delle cesoie e altri arnesi per lo scasso. Per questo le indagini sono tutt’altro che concluse e adesso mirano ad accertare se i tre arrestati siano stati o meno autori di altri furti simili avvenuti in altri esercizi commerciali della zona.
FOTO – Il bar preso di mira a Lammari (di Domenico Bertucelli)