Rapinatore ucciso, il Consiglio di stato accoglie il ricorso delle Guardie di città

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’istituto di vigilanza privata ‘Guardie di Città’ di Pisa e sospeso l’esecutività dell’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dalla prefettura, dal prossimo 18 dicembre, per presunte irregolarità amministrative. Lo ha reso noto oggi lo stesso istituto. La vicenda riguarda la sanzione comminata a ‘Guardie di Città’ dopo un’ispezione in seguito a una sparatoria tra due guardie giurate durante un tentativo di rapina perché il metronotte che sparò lavorava con licenza scaduta, mentre il rapinatore rimasto ucciso era una guardia temporaneamente in congedo.
“Considerato che nelle more della trattazione collegiale – è scritto nella deliberazione del Consiglio di Stato – l’istituto di vigilanza subirebbe un pregiudizio grave e irreparabile dal provvedimento di sospensione che, ove non sospeso a sua volta in via interinale, esplicherebbe pressoché integralmente i propri effetti, a decorrere dal 18 dicembre sino alla data della prossima camera di consiglio (14 gennaio 2016) paralizzando irrimediabilmente l’attività imprenditoriale del Corpo Guardie di Città accoglie l’istanza cautelare di tutela monocratica e, per l’effetto, sospende l’esecutività dell’ordinanza impugnata e, con essa, gli effetti del provvedimento gravato in prime cure sino alla prossima camera di consiglio”.
Per effetto di questa decisione, l’istituto di vigilanza privata, è spiegato in una nota dell’azienda, “ritiene nuovamente opportuno evidenziare ai propri clienti che può continuare a prestare tutti i servizi autorizzati dalla licenza prefettizia impiegando le proprie guardie giurate, dotate di regolari titoli di polizia in corso di validità, e assicurando tutte le prestazioni contrattualizzate 24 ore su 24 nei territori autorizzati delle Province di Pisa e di Lucca”.