In auto con pistola e manganello: arrestato ultra rossonero





Armato fino ai denti, ubriaco e sotto l’effetto di sostanze psicotrope, dopo una notte di bagordi nei locali della città. E’ il profilo di un tifoso rossonero con simpatie all’estrema destra, arrestato nella notte dell’Epifania dalla polizia. L’ultra, quando è stato fermato, viaggiava sulla sua mini Cooper con un coltello a serramanico e un manganello telescopico di metallo, nella tasca del giubbotto, e sotto un sedile, aveva anche una pistola Glock con 8 proiettili nel caricatore, risultata rubata a Barga nel mese di novembre.
Ultra nei guai. Un mini arsenale quello che gli agenti della questura hanno trovato a Fabio Vitrano, 27 anni, di Pieve di Compito, ultra della Lucchese e ritenuto dalla Digos vicino agli ambienti dell’estrema destra. Il giovane, attualmente colpito da un Daspo – un provvedimento che gli vieta di avvicinarsi agli stadi -, è finito in manette dopo un banalissimo controllo sulle strade della Lucchesia nella notte di ieri (6 gennaio) mentre tornava a casa da una serata di festeggiamenti in alcuni locali.
L’arresto. E’ stato arrestato dagli uomini della squadra mobile condotti dal commissario Silvia Cascino in collaborazione con la Digos che ora lo accusano di porto abusivo di arma comune da sparo e di altri oggetti atti ad offendere. Adesso Vitrano si trova agli arresti domiciliari su disposizione del giudice, dopo il rinvio dell’udienza, per i termini a difesa al 25 gennaio.
Già noto per possesso di armi. Già noto alle forze dell’ordine per essere stato sorpreso, senza apparente motivo, in possesso di armi, rimasto coinvolto anche in alcuni piccoli reati legati al patrimonio, Vitrano era stato fermato dagli agenti mentre rientrava da alcuni locali dove aveva bevuto. Il giovane ultra è risultato anche positivo all’alcol e a sostanze psicotrope dopo il test a cui gli agenti che lo hanno perquisito lo hanno fatto sottoporre.
Pistola sotto il sedile. La perquisizione, infatti, è scattata immediatamente. Per primi sono stati trovati il manganello e il coltello a serramanico che il giovane custodiva nella tasca anteriore destra del giubbotto. Nel bagagliaio dell’auto, invece, è stato trovato il tondino in acciaio lungo 72 centimetri, per 13 millimetri di diametro. Celata sotto il sedile posteriore sinistro, invece, c’era la pistola calibro 9×21, con il suo caricatore e 8 proiettili. Stamani (7 gennaio) è dovuto comparire di fronte al giudice per essere giudicato con il rito direttissimo. Il giudice, accolti i termini a difesa del legale dell’utra, ha aggiornato l’udienza al prossimo 25 gennaio, disponendo gli arresti domiciliari per l’imputato, fino a quella data.