




Quarantacinque minuti: tanto è bastato per sgomberare l’edificio di via Matteotti che da cinque anni veniva occupato abusivamente per lo più da stranieri. L’immobile era in origine destinato ad uffici e ambulatori: nel 2006 il Comune lo aveva trasformato in centro di accoglienza, nel 2011 infine era stata emessa l’ordinanza di inagibilità e di sgombero, già all’epoca dovuta alle gravi carenze igieniche. Da allora niente era però stato fatto: cinque anni durante i quali tutta la faccenda era caduta nel dimenticatoio. Adesso lo stabile è vuoto e porte e finestre sono state sbarrate dagli operai del Comune, onde evitare nuovi ingressi.
Un’operazione portata a termine dalla Polizia municipale con l’appoggio di polizia e carabinieri e richiesta dal sindaco Giorgio Del Ghingaro con un’ordinanza firmata lunedì scorso (18 gennaio). L’atto è la diretta conseguenza dei controlli sulla struttura richiesti dall’amministrazione ed effettuati congiuntamente dalla Polizia Municipale e dai tecnici di prevenzione dell’ufficio igiene e sanità pubblica della Asl 12, il 13 gennaio scorso.
“Tutti i locali risultano in pessime condizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria con sporcizia diffusa – si legge nella relazione dei tecnici della Asl – Nelle pareti perimetrali e interne sono state rilevate infiltrazioni di umidità ascendente e intonaci in fase di sgretolamento. I servizi igienici sono in pessime condizioni igienico sanitarie con sporcizia diffusa, pareti e pavimento imbrattati e accessori spaccati o fuori uso. In alcuni locali sono stati installati dei punti di cottura alimentati con bombole di gas (Gpl), privi di requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di riferimento inoltre le zone adibite a cottura dei cibi sono mantenute in pessime condizioni di manutenzione e pulizia ordinaria.
L’impianto elettrico necessita di interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria; in breve sono stati rilevati: cassette di derivazione e prese aperte o spaccate con cavi elettrici scoperti, prolunghe e cavi privi di adeguata protezione meccanica, nei servizi igienici sono presenti scatole di derivazione e boiler fuori uso con cavi privi di qualsiasi protezione, cavi per antenna televisiva e parabole posati sui pavimenti”.
“Si fa presente – continua implacabile la relazione – che tale situazione di degrado era stata già precedentemente segnalata al comune di Viareggio con una comunicazione scritta in data 19 agosto 2011, protocollo 18422”, si legge nella relazione della Asl. Le operazioni di sgombero sono iniziate alle poco dopo le 7,30 di questa mattina (giovedì 21 gennaio) e si sono concluse alle 8,30. Nel totale sono stati identificati 23 persone, trovate all’interno della struttura, 7 dei quali senza permesso di soggiorno: per questi ultimi sono in corso le verifiche per l’espulsione dal territorio nazionale.
“Una dimostrazione che quando le cose si vogliono fare si fanno – ha commentato l’assessore alla libertà urbana Maurizio Manzo -, al di là dei vari proclami che si leggono sulla stampa. Ringrazio gli uomini e le donne della polizia municipale per il loro impegno e le altre forze dell’ordine per l’appoggio e la cooperazione. Un tassello in più per ristabilire la legalità e il rispetto delle regole che, da troppo tempo a Viareggio, sono state ignorate”.