



E’ stato individuato e denunciato il presunto pirata della strada che ridusse in fin di vita Mauro Ruffo Gianneschi, il pensionato di 84 anni, travolto sulla via Romana a Chimenti e poi morto qualche giorno dopo all’ospedale Cisanello di Pisa dove era stato trasferito per i gravi traumi riportati nell’incidente (Leggi). Gli agenti della polizia municipale di Altopascio, coordinati dall’istruttore capo Italo Pellegrini, sono riusciti a smascherare lo scooterista che aveva travolto l’ex gregario di Coppi e Bartali mentre stava cercando il cane a pochi metri dalla sua casa in via Romana.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Elena Leone, ha subito una svolta nelle ultime ore, culminando con l’individuazione del presunto responsabile: si tratta dell’addetto di un supermercato di Altopascio, di 34 anni, F.A. le sue iniziali, residente in zona. E’ stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di omicidio colposo, fuga e omissione di soccorso. Le indagini avevano preso la direzione giusta fin nell’immediatezza dell’incidente avvenuto attorno alle 19,10 del 21 gennaio scorso. “Mi sono reso conto di quello che era accaduto – si è giustificato con gli agenti che lo hanno fermato ieri sera mentre passava con lo stesso scooter dal luogo del tragico incidente – ma ho avuto paura e mi sono allontanato”.
Alcuni testimoni avevano raccontato agli agenti di aver visto allontanarsi dal luogo del tremendo impatto un giovane in scooter: una circostanza che era stata confermata anche dall’esame delle telecamere di sorveglianza in zona – in tutto una cinquantina – e i cui filmati erano stati esaminati dagli agenti della polizia municipale. Nel frattempo, Mauro Gianneschi era stato trasferito dall’ospedale di Lucca a Cisanello per un gravissimo trauma cranico. Due giorni dopo – il 23 gennaio – era morto nel suo letto della rianimazione dell’ospedale pisano dove i medici avevano tentato inutilmente di salvargli la vita (Leggi). Nato a Ponte Buggianese e adottato dalla cittadina del Tau, Gianneschi (nella foto) aveva vinto una tappa del Giro d’Italia, nel 1954, la Cesenatico-Abetone.
Le indagini. Non è stato facile giungere a questo epilogo, visto che le indagini sono partite in salita in quanto non era stato rilevato il numero di targa del veicolo investitore ed erano pochissimi gli elementi a disposizione degli inquirenti.
Senza perdersi d’animo gli agenti hanno iniziato le investigazioni mirate all’individuazione del pirata della strada iniziando dalla visione delle riprese effettuate dall’impianto di videosorveglianza comunale e dalle testimonianze prese sul luogo del sinistro raccogliendo importanti indizi che hanno consentito di continuare l’inchiesta concentrando l’attenzione su personale di aziende della zona che indossano un particolare giubbotto rifrangente tipico degli operai che lavorano sulle strade.
Conseguentemente sono state assunte informazioni in alcune ditte della zona con tale tipologia di attività e con lavoratori che utilizzassero uno scooter per il trasferimento casa- lavoro. In questo modo gli investigatori hanno ristretto il cerchio sui sospettati e poi è arrivata la svolta delle indagini, con l’identificazione del pirata della strada, avvenuta tramite appostamenti nei pressi del luogo e nell’orario del sinistro con controlli agli scooteristi di passaggio.
Strategia dimostratasi vincente. Infatti, ieri sera (5 febbraio), l’autore dell’investimento è transitato sul luogo dell’incidente ma ad attenderlo appostata c’era una pattuglia della polizia municipale che lo ha prontamente fermato . Il giovane che lavora in un supermercato di Altopascio, messo alle strette, non ha potuto fare altro che ammettere le sue responsabilità. Per il pirata è scattata una denuncia a piede libero per omicidio colposo, fuga e omissione di soccorso , reati per i quali è prevista una pena con fino a cinque anni di reclusione. Tutto regolare, invece, per quanto riguarda il mezzo con il quale si è verificato il sinistro, sia a livello di revisione che di assicurazione che per la patente del guidatore.
Messo al corrente dell’ottimo esito dell’operazione, il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, che ha anche la delega alla polizia municipale, si è complimentato con il comandante Domenico Gatto, con il capitano Italo Pellegrini e gli agenti Michelotti e Bonanno che, a vario titolo, hanno partecipato a questa indagine, che chiude una vicenda che ha colpito molto le moltissime persone che stimavano lo “Scoiattolo” Gianneschi, persona gentile, amante degli animali e sempre disponibile con tutti. “Si tratta dell’ennesima riprova della qualità investigativa della polizia municipale altopascese e del fatto che anche i vigili urbani possono operare con ottimi risultati nella repressione e prevenzione dei reati e non solo per elevare multe. Questa, a mio avviso, è una linea strategica importante per contribuire a combattere la criminalità urbana. Ad Altopascio, grazie ai nostri agenti, ci riusciamo”.