




Recuperato dai carabinieri del nucleo tutela patrmonio culturale di Firenze un bassorilievo di scuola robbiana sottratto alla fine del secondo conflitto mondiale dal Palazzo Pretorio di Barga. Un grande risultato per i carabinieri del nucleo tutale patrimonio culturale di Firenze che, grazie alle informazioni fornite dalla Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, è riuscita a ritrovare il manufatto in una casa d’aste tedesca di Monaco di Baviera dove era stato messo all’asta il 19 settembre del 2013. La segnalazione, arrivata dall’Ufficio esportazione oggetti d’antichità ed arte dell’allora Soprintendenza speciale al polo museale e beni artistici e storici di Firenze ha permesso di avviare le indagini per capire se il bassorilievo in terracotta policroma invetriata di scuola robbiana che poteva identificarsi con parte dello stemma del podestà Rinaldo Nofri Rondinelli fosse quello a suo tempo presente sulla facciata del Palazzo Pretorio di Barga così come riportato ed indicato anche in fotografia sulla pubblicazione di Arnaldo Bonaventura I Bagni di Lucca, Coreglia e Barga edita a Bergamo nel 1914.
Le verifiche hanno permesso di accertare che un manufatto artistico del tutto similare a quello segnalato, era effettivamente venuto a mancare dal Palazzo Pretorio di Barga nell’estate del 1945, dopo essere stato rimosso e trasferito in un magazzino nel corso dei lavori di restauro del Palazzo stesso, rimasto danneggiato dai bombardamenti in quella località proprio nelle ultime fasi del conflitto. Della sparizione era stata data formale comunicazione scritta alle autorità, l’allora Soprintendenza, il sindaco di Barga ed il prefetto di Lucca senza tuttavia averne più notizia fino al 2013.
La ricostruzione dei passaggi del bassorilievo eseguita dai carabinieri ha permesso di appurare che il bene, prima di arrivare in Germania, era passato per le mani di commercianti, collezionisti e case d’asta di Umbria, Toscana e Marche. Non si esclude tuttavia che l’opera possa essere stata trafugata dalle truppe tedesche in ritirata, non essendo stato possibile tracciarne i movimenti nei primi due decenni successivi alla fine del conflitto. L’ultimo possessore, ritenuto acquirente in buona fede, appreso degli accertamenti svolti dal Nucleo Tpc di Firenze, ha riconsegnato spontaneamente l’opera che è stata successivamente sequestrata. La procura della Repubblica di Firenze, valutata la vicenda, ne ha disposto la restituzione alla Soprintendenza di Lucca che ha autorizzato il deposito del bassorilievo al Comune di Barga. Stamattina il bassorilievo è stato riconsegnato durante una cerimonia al Comune di Barga.