Ladro in fuga travolge un agente: arrestato

11 febbraio 2016 | 11:10
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Ladro in fuga travolge un agente: arrestato

di Roberto Salotti
Il rumore forte della porta d’ingresso che si infrange e i vetri che gli graffiano il volto e lo feriscono alla nuca. E all’improvviso il ladro è una maschera di sangue quando vede i fari dell’auto del titolare dei magazzini Franco Farnesi avvicinarsi al capannone dove si trovano gli uffici del negozio di arredo bagni e edilizia sulla via Sarzanese a Nave, dove aveva cercato di entrare.
“Ho iniziato a suonare il clacson dopo aver visto la sagoma di un uomo incappucciato davanti all’ingresso”, ha raccontato il titolare Giampaolo Farnesi agli agenti che in serata hanno arrestato il presunto responsabile: Franco Balestra, 46 anni, di Fagnano.

Il malvivente, messo in fuga dal proprietario accorso attorno alle 20 nella sua ditta edile dopo essere stato avvisato da un vicino, spaventato dal frastuono dei vetri che si rompevano, è salito su un’auto nera con gli specchietti arancioni ma è stato intercettato dalla polizia fermo sul ciglio della strada. Un cappuccio in testa e il volto sanguinante. In più una serie di impronte lasciate sul pavimento insanguinato.
Gli agenti della volante, chiamati per una segnalazione di furto, non hanno avuto dubbi quando lo hanno visto alla guida dell’auto segnalata: uno dei due è uscito dalla pattuglia e ha intimato l’alt al ladro che lo ha travolto trascinandolo per alcuni metri. Poi il malvivente ha speronato la vettura del 113 che gli impediva di allontanarsi e a bordo della quale c’era l’altro agente. Entrambi i poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale ma per fortuna non hanno riportato gravi ferite.
La fuga del 46enne è durata poco: è stato bloccato e ammanettato non appena si è presentato al pronto soccorso del San Luca per farsi medicare le ferite al volto, alla nuca e alle mani, inventandosi di essere caduto dalla bicicletta.
I medici che nel frattempo erano stati avvisati di uomo ricercato con ferite al volto hanno chiamato la sala operativa della questura e gli agenti hanno completato l’operazione recandosi in ospedale per arrestare Balestra, riconosciuto poi anche dal titolare dei magazzini Farnesi.
Un episodio molto movimentato avvenuto ieri sera (10 febbraio) all’ora di cena. Il titolare aveva chiuso la ditta attorno alle 19 ma nemmeno 60 minuti dopo ha ricevuto la telefonata di un vicino che lo metteva in guardia: “C’è qualcuno che vuole entrare nel capannone, abbiamo sentito il rumore dei vetri infranti”. In un istante, Farnesi è di nuovo alla guida dell’auto e si dirige alla sede di Nave. Arrivato qui, nota in lontananza la sagoma di un uomo incappucciato, alza i fari abbaglianti e inizia a suonare con il clacson. Il ladro, pur sanguinante, si dà alla fuga e si allontana con l’auto. Pensa forse di averla ormai fatta franca, ma il titolare ha già avvisato la polizia che in pochi minuti lo trova ancora a Nave, a pochi metri dalla ditta appena presa di mira.
Un agente scende dalla volante e gli intima l’alt. L’altro non ne ha nessuna intenzione e preme sull’accelerato. Il poliziotto con grande coraggio si aggrappa all’auto per evitare la fuga del ladro ma viene trascinato per qualche metro fino a dover mollare la presa perché il malvivente alla guida sperona l’auto della polizia dove siede ancora l’altro agente. Poi fugge lungo la Sarzanese e sparisce.
Ma il malvivente fa un altro passo falso. Si reca al pronto soccorso ancora sanguinante dicendo al triage di aver avuto un incidente in bicicletta. Ma i medici che gli prestano le prime cure si rendono subito conto che sta mentendo e poco avvisati della ricerca di un uomo con ferite compatibili a quelle con le quali si era presentato il 46enne, chiamano il 113.
Gli agenti arrivano in pochi istanti e arrestano Balestra: l’impronta delle sue scarpe – riesce ad appurare la scientifica – è compatibile con quelle lasciate sul pavimento insanguinato all’ingresso dei magazzini Farnesi. Più tardi lo riconoscerà, dall’abbigliamento, anche il proprietario dell’azienda.
A quel punto sono scattate le manette per tentato furto aggravato, danneggiamento di un bene dello Stato e lesioni personali. Stamani il giudice davanti a cui è comparso per il processo con il rito direttissimo ha convalidato l’arresto: il 46enne ora si trova agli arresti domiciliari in attesa della prossima udienza.