
Il tribunale di Potenza, al termine di una camera di consiglio durata circa due ore, ha assolto sei imputati – tra i quali la conduttrice televisiva Barbara D’Urso e il giornalista Andrea Vianello – accusati di diffamazione a mezzo stampa nei confronti di un chirurgo plastico lucchese. Il medico, che oggi è in servizio in Basilicata, operò nel 2001 una donna in una struttura sanitaria toscana. Dopo alcuni anni la paziente si rivolse ad alcune emittenti televisive, tra cui Rai e Mediaset, per descrivere la sua versione dei fatti sull’intervento di chirurgia ricostruttiva, con l’intento di “denunciare”, quindi, quanto fatto dal chirurgo in sala operatoria.
Un “racconto” che, secondo il medico – assolto dal Tribunale di Lucca nel 2010 – avrebbe avuto però i contorni della diffamazione. Il processo, in Basilicata, è durato un anno: al termine delle udienze il giudice ha assolto i sei imputati: per cinque di loro “il fatto non costituisce reato”, per il sesto, invece, “il fatto non sussiste”.