Rsa, le famiglie: “Non tutelati diritti anziani”

15 febbraio 2016 | 12:09
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Rsa, le famiglie: “Non tutelati diritti anziani”

Tornano a far sentire la loro voce i familiari degli ospiti delle Rsa di Monte San Quirico e della Pia Casa, dopo la diffusione della notizia secondo cui l’amministrazione comunale di Lucca intenderebbe recuperare gli esuberi del personale delle Rsa attraverso la realizzazione di progetti di assistenza agli anziani a domicilio.
“Ben vengano – dicono – nuovi progetti che amplino e potenzino i servizi socioassistenziali, anche a livello territoriale, ma quanto prospettato non costituisce una risposta adeguata e affidabile rispetto alle problematiche emerse. Infatti, mentre non si darebbe una risposta positiva alla matematica certezza della riduzione dei servizi nei confronti degli ospiti, ancora una volta, il Comune adotterebbe decisioni che non tengono in minimo conto le esigenze e le aspettative degli anziani. D’altro canto, dal punto di vista del mantenimento occupazionale, non si ravvisa alcuna garanzia, dato che le figure professionali che necessita il progetto potrebbero non coincidere con gli esuberi delle Rsa”.

“Si ritiene quindi – proseguono i familiari delle Rsa – che non ci siano tutele adeguate alla salvaguardia dei diritti degli anziani, alla loro salute ed alla loro dignità. I familiari degli ospiti e gli ospiti stessi continuano ad essere ignorati, anziché essere interlocutori privilegiati e qualificati. Nessuna decisione di intervento è stata presa, a salvaguardia della comunità di coloro che la vivono e di chi vi opera – sottolineiamo – con professionalità, impegno ed umanità”.
“Infine – chiudono i familiari – si deve comprendere che l’affidamento di un congiunto ad una Rsa non è un’opzione tra altre, ma l’unica che si presenta, quando le cure domiciliari non sono più possibili, e, particolarmente, in queste contingenze, ogni azione deve essere messa in campo per non disgregare le relazioni familiari e sociali della persona anziana”.