Mercatone Uno verso il bando per la vendita dei negozi

16 febbraio 2016 | 14:28
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Mercatone Uno verso il bando per la vendita dei negozi

Mercatone Uno, si lavora alla gara per la vendita dei punti vendita. L’iter della procedura è stato illustrato ieri (15 febbraio) durante l’incontro al Ministero dello sviluppo economico con i commissari delle società in amministrazione straordinaria del gruppo Mercatone Uno, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, a cui erano presenti anche le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti di gran parte delle Regioni interessate.

Nel corso della riunione, i commissari hanno illustrato il programma autorizzato dal Mise il 14 gennaio scorso e le prossime fasi della procedura, tra cui, la pubblicazione del bando di gara per la vendita dei compendi aziendali che, per quanto interessa la M. Business, riguarderà l’intero perimetro composto da tutti i 79 punti di vendita (nel perimetro è compreso anche l’ex Tre Stelle di Beinasco, entrato in procedura).
I commissari hanno confermato la coerenza degli obbiettivi prefissati di equilibrio finanziario e di target di vendita. “Ciò – viene sottolineato in una nota del gruppo -, è avvenuto in un contesto di perdurante crisi del settore e senza aver chiesto il supporto della garanzia dello Stato né ottenuta altra forma di supporto finanziario da istituti di credito”.
E’ stato anche ribadito che, entro giugno, saranno riattivati i punti di vendita, attualmente sospesi, di Beinasco, Sambuceto, Misterbianco e, in presenza delle necessarie condizioni organizzative e sociali, anche quello di Arzano; i commissari hanno, inoltre, comunicato la riapertura di un quinto punto di vendita, individuato nella struttura di Mappano. “Tali riaperture – è stato spiegato – consentiranno di richiamare numerosi lavoratori attualmente sospesi in Cigs a zero ore, che verrà prorogata in continuità alla scadenza del prossimo 6 aprile. È stato, infine, riconosciuto che, grazie alla collaborazione ed al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni, lavoratori, organizzazioni sindacali e creditori, è stato, sinora, possibile garantire la continuità del Gruppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali, circostanze, tutt’altro che scontate, all’avvio della procedura”.