
di Roberto Salotti
Due colpi, uno dietro l’altro. La cagnolina, un bell’esemplare di setter inglese, è caduta a terra senza potersi più rialzare, freddata barbaramente da un maniaco che le ha sparato due fucilate nella parte posteriore del corpo. Fatali. Un episodio inquietante che è avvenuto davanti agli occhi del padrone e della figlia di appena otto anni, che teneva al guinzaglio la cagnolina, uccisa in modo orrendo e ignobile in via delle Ralle a Camigliano e su cui adesso stanno cercando di fare luce i carabinieri del radiomobile di Lucca e quelli della stazione di Lammari che hanno perquisito l’abitazione davanti a cui è stato trovato il corpo della piccola cagnolina, rea soltanto di aver abbaiato dopo essere sfuggita al controllo della sua padroncina.
E’ successo poco dopo le 17 in concitati attimi che hanno trasformato la tranquilla passeggiata di un padre e della sua bambina in un vero e proprio incubo. I due erano usciti da poco dalla loro casa che si trova in via dello Stradone e avevano fatto poche centinaia di metri in via della Ralle per portare a spasso una dei tre cani di famiglia, il setter che poi ha incontrato la morte in un modo atroce e incredibile. Ad un certo punto la cagnolina, di 4 anni, e già madre di una bella cucciolata, è sfuggita alla bambina che la teneva al guinzaglio. Insieme al genitore che non si era mai allontanato è corsa dietro alla cagnolina che si è intrufolata in un oliveto vicino ad una abitazione, dove è stata uccisa.
Il proprietario, Carlo Moretti, non è riuscito a vedere chi avesse sparato e ha dato subito l’allarme ai carabinieri, cercando, come poteva, di calmare la bambina. Nel frattempo sono arrivate quattro pattuglie dei carabinieri che hanno rintracciato gli abitanti della casa più vicina al luogo della barbara esecuzione ma gli accertamenti sono ancora in corso per stabilire cosa sia successo e soprattutto se i colpi che sono stati sparati a quanto pare da vicino, siano partiti dalle case.
Il proprietario del cane ha trasportato il cadavere dell’animale dal suo veterinario di fiducia, il dottor Alessandro Bianchi di Altopascio che ha eseguito un primo esame esterno, certificando il decesso e riferendolo a due colpi di arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata.
Domani mattina il medico eseguirà l’autopsia sull’animaletto per fornire ulteriori elementi agli inquirenti. I carabinieri nel frattempo stanno lavorando alla ricostruzione del terribile episodio per assicurare il responsabile alla giustizia. Il codice penale, è bene ricordarlo, ha inasprito le pene per i maltrattamenti sugli animali: l’uccisione può comportare, in caso di processo, una condanna fino ad un anno di reclusione.
Non è la prima volta che un episodio riluttante e esecrabile come questo assurge agli “orrori” della cronaca nera in provincia di Lucca. L’autunno scorso era successo in Garfagnana, nel piccolo paese di Trassilico, nel comune di Gallicano. Un cane era stato ucciso a martellate su “commissione” del proprietario che voleva disfarsene perché era in procinto di traslocare. Un fatto che aveva sollevato l’opinione pubblica e gli animalisti che avevano organizzato anche un corteo per dire basta al maltrattamento degli animali.