Denunciato l’uomo che ha ucciso il cane a fucilate

25 febbraio 2016 | 16:10
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Denunciato l’uomo che ha ucciso il cane a fucilate

E’ stato denunciato per maltrattamento di animali l’uomo che ha ucciso con due colpi di fucile il cane di un vicino, ma l’indagine condotta dai carabinieri non è ancora conclusa e rischiano di aggiungersi altre accuse. Si lavora per verificare e trovare conferme al racconto del padrone del setter inglese di 4 anni barbaramente freddato in via delle Ralle a Camigliano, dopo essere sfuggito dal guinzaglio di una bambina di otto anni. L’uomo ha raccontato ai militari di essere stato anche minaccciato (Leggi). “E adesso ce n’è anche per te”. Queste sarebbero state le prime parole pronunciate dall’uomo accusato di avere ucciso il setter quando il proprietario della povera bestiola ha reclamato trovandola esanime davanti alla casa, subito dopo aver sentito le esplosioni mentre era in compagnia della figlia di otto anni. Da lì sarebbe scattata la richiesta di intervento dei carabinieri del 112, visto che l’uomo come ha poi riferito si è sentito minacciato.

La persona che potrebbe avere sparato al cane quando sono sopraggiunti carabinieri ha completamente smentito di aver detto queste parole e ha negato anche di aver sparato al cane. Dalle indagini ancora aperte invece sono emerse vari elementi di prova. Il veterinario Alessandro Bianchi incaricato dai proprietari del cane fin dalla tarda serata di ieri di eseguire una ricognizione autoptica per accertare il fatto che l’animale fosse morto a causa delle due fucilate esplose a distanza ravvicinata non ha voluto rilasciare particolari dichiarazioni sulla vicenda tenuto conto anche del suo ruolo di perito di parte, ma ha sottolineato la brutalità di chi ha sparato alla povera cagnolina, un setter inglese. “E’ tutta la mattina che vengo contattato dai giornali di tutta Italia e anche da semplici cittadini che inorridiscono per la follia del gesto verso l’animale”.
Dall’autopsia comunque sarebbe emerso che le due fucilate non hanno lasciato scampo alla povera setter inglese che ha avuto solo la colpa di scappare al controllo del proprio padrone per alcuni istanti. Il veterinario comunque avrebbe estratto oltre cento pallini di piombo dall’addome della povera bestiola. La massa dei pallini partiti dalle cartucce da caccia, due i colpi esplosi in sequenza rapidissima, forse con una doppietta o con un sovrapposto da tiro al fagiano hanno attinto l’animale da dietro e hanno letteralmente spappolato gli organi interni. La morte è sopraggiunta pochi istanti dopo per emorragia. Una gesto brutale sul quale gli inquirenti, gli uomini del nucleo radiomobile dei carabinieri, che sono intervenuti sul posto con quattro gazzelle fin da ieri sera, questa mattina hanno portato avanti le indagini e alla fine hanno sequestrato varie armi da caccia alcune detenute legalmente altre illegalmente dall’uomo che potrebbe avere sparato all’animale. L’arma che secondo un esame esterno potrebbe essere compatibile con le cartucce esplose contro il cane, sarebbe stata rinvenuta dagli inquirenti nella legnaia della casa. Al momento non è stato reso noto il numero di fucili sequestrati, ma adesso attraverso le perizie balistiche i carabinieri cercheranno di escludere le armi incompatibili tra quelle trovate per cercare il fucile che ha sparato.
Dal punto di vista giudiziario le indagini sono ancora aperte e probabilmente il fascicolo con gli elementi di prova raccolti dagli inquirenti arriverà sul tavolo del sostituto procuratore Elena Leone nella mattinata di domattina, intanto però sarebbe stata formalizzato una denuncia a carico dell’uomo a cui i militari hanno sequestrato le armi ai sensi della legge che punisce chi causa la morte o maltrattamenti inutili agli animali. Inoltre i carabinieri stanno valutando se denunciare l’uomo anche per altri reati come ad esempio l’esplosione illecita di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico e la detenzione illegale di armi visto che non tutti i fucili erano regolarmente denunciati. Infine sulla vicenda pende anche una querela di parte per minacce presentata dal proprietario del cane.

Gabriele Mori