Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave

27 febbraio 2016 | 18:21
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Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave
Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave
Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave
Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave
Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave
Accoltellato a 17 anni dal rivale, è grave

di Roberto Salotti
Sangue sulle Mura di Lucca al termine di una lite tra due ragazzini finita con l’accoltellamento di un 17enne, ora in gravi condizioni all’ospedale. Una aggressione choc in centro storico seguita, a nemmeno un’ora di distanza e nella stessa zona, da uno scontro tra bande di ragazzini violenti, che si sono presi a calci e pugni, di fronte purtroppo all’indifferenza di molti altri. La violenza è esplosa nel tardo pomeriggio di oggi (27 febbraio) al castello di Porta San Pietro, riportando sotto i riflettori un’emergenza che non è la prima volta che si fa cronaca con fatti anche molto gravi. Un diverbio tra giovanissimi stavolta ha spedito un giovane di 17 anni in ospedale: è stato ferito da un fendente ed è in gravi condizioni: l’arma da taglio lo ha colpito al costato, affondando per alcuni centimetri in corrispondenza della milza.

I soccorsi. Il ragazzino di origini marocchine, ma residente a Porcari, è stato soccorso davanti alla sede dei Lucchesi nel Mondo, sulla passeggiata delle Mura, in corrispondenza di Porta San Pietro, una zona che purtroppo è già stata teatro di episodi violenti: vandalismi, risse, pestaggi. Per larga parte avvenuti tra minorenni.
Uno di loro stasera ha armato la sua ira, dopo una banalissima lite forse per motivi di cuore legati ad una ragazza contesa, e ha infierito contro il rivale, un coetaneo soccorso dall’ambulanza della Misericordia di Lucca e da un’automedica, subito inviata dalla centrale operativa del 118, non appena ricevuto l’allarme dei passanti.
Nel frattempo però l’aggressore, insieme ad altri ragazzini che avrebbero assistito al fatto, si sono dileguati: il giovane è stato cercato dalla polizia, arrivata subito dopo la segnalazione dei sanitari.
L’aggressione. Accade tutto attorno alle 18,40 di un sabato pomeriggio come tanti. Un gruppo di giovani lucchesi e maghrebini si ripara dalla pioggia sotto il castello di Porta San Pietro. Qualcuno beve anche, e lo dimostrano le bottiglie abbandonate davanti all’ingresso della casermetta, ovviamente chiusa nel tardo sabato pomeriggio. All’inizio due ragazzini iniziano a litigare e si appartano. Sembra una banale discussione, come tante. E invece uno dei due, di 17 anni, viene colpito all’addome, cade a terra. Il gruppo che gli stava intorno si allontana. E’ un fuggi fuggi, ma per fortuna qualche altro giovane chiama i soccorsi. L’ambulanza arriva in pochi minuti. Esce in codice giallo ma poi quando i sanitari arrivano si accorgono della gravità della situazione e il giovane arriva in pronto soccorso con il codice rosso. E’ in gravissime condizioni: arrivato in ospedale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico dai medici che cercano di salvargli la vita.
Le indagini. La squadra volanti diretta dal commissario Davide Caldarozzi piomba sul posto e iniziano le ricerche dell’aggressore. Nel frattempo però nessun altro oltre alla polizia arriva a Porta San Pietro e altri ragazzini ne approfittano per regolare ancora i conti. Gli agenti impegnati nelle ricerche setacciano le vicinanze e controllano i viali e il centro storico: nemmeno un’ora dopo altri due giovanissimi si picchiano di santa ragione, stavolta sotto il castello di Porta San Pietro. Proprio nei momenti in cui la polizia stava ascoltando in questura la testimonianza di almeno tre persone, con l’obiettivo di riscostruire la prima aggressione.
La seconda aggressione. Sono le 19,30 di un sabato pomeriggio da delirio in questa zona del centro storico, dove i protagonisti sono purtroppo giovanissimi.
Le botte avvengono davanti ai giornalisti accorsi alla notizia dell’accoltellamento: due giovani all’apparenza magrebini si rincorrono arrivando in città dalla porta San Pietro. Sembra che vogliano salire gli scalini a lato dell’ingresso alla città per salire al luogo dell’aggressione. Poi si scambiano alcune parole incomprensibili e iniziano a picchiarsi a calci e pugni. Altri compagni intervengono, chi per darci dentro, chi invece per separare i contendenti. Il litigio poi prosegue di nuovo fuori porta, dove i due – forse anche loro minorenni – continuano a provocarsi e a picchiarsi. Il nuovo episodio viene subito segnalato alle volanti, che tornano sotto porta San Pietro e che ora cercano anche gli altri due ragazzini. Forse – è il sospetto -, c’è un legame con la precedente aggressione.
E’ questo il film raccolto da questa zona del centro storico, oggetto sì di attenzione dalle forze dell’ordine ma sempre più spesso in balìa delle bande, come lamentano (e non solo a parole ma anche a suon di esposti) residenti e commercianti.
Botte in centro. Purtroppo, la cronaca di questo sabato sera fa registrare un altro episodio violento, stavolta in piazza XX Settembre, dove alcuni giovani sarebbero venuti alle mani, anche se il fatto al momento non sembra essere collegato all’accoltellamento a Porta San Pietro.
Il precente. L’episodio di oggi ha riportato alla mente il grave fatto che si verificò la sera del 31 agosto scorso, proprio a Porta San Pietro. Bela Oufia, giovane marocchino di 26 anni, fu ferito con il collo di una bottiglia alla gola, perché si era rifiutato di dare una sigaretta all’amico. Gli inquirenti erano riusciti dopo poche ore a dare un nome ed un volto al connazionale del giovane,Ouadi Aboufaris di 30 anni, che venne fermato con l’accusa di tentato omicidio (Leggi).
FOTO – La polizia a Porta S. Pietro dopo l’accoltellamento