
Una banda di baby bulli ha preso di nuovo di mira nella notte la scuola dell’infanzia di San Vito. Una decina di ragazzini tra gli 11 e i 15 anni hanno movimentato la tarda serata di ieri (26 novembre) nel popoloso quartiere di Lucca, scatenando i residenti che non ne possono più dei continui episodi compiuti da giovani e giovanissimi teppisti, anche se ieri sera non si sono registrati danni. Un gruppo di abitanti della zona, infatti, è sceso in strada nella notte e dopo aver chiamato il 113 ha messo in fuga i ragazzini. Ma non è bastato perché poco dopo un gruppo di quegli stessi giovani è tornato in azione a bivaccare davanti alla scuola.
In alcuni hanno passato una notte quasi in bianco per “difendere” la scuola materna che si trova Giorgini, a due passi dal distretto socio sanitario. La polizia chiamata una sola volta nella serata di ieri è intervenuta ma non ha riscontrato danneggiamenti. Il sospetto che è i ragazzini tentino continuamente di entrare nel recinto della scuola per sfruttare la connessione wi-fi gratuita. Ma nel farlo mettono ogni volta in allarme i residenti. Non è, infatti, la prima volta che gli istituti del quartiere vengono presi di mira dai vandali e questo problema era stato al centro anche di un incontro alle scuole Chelini con l’amministrazione comunale. Come si ricordare, perfino durante quella riunione, i ragazzini violenti erano entrati in azione all’ingresso dell’istituto rovesciando un bidone dell’immondizia.
Ieri sera nel mirino della baby gang è finita la scuola dell’infanzia. Lo racconta il residente che per primo ha dato l’allarme al 113.
“Ieri sera – racconta Alessio Dovichi – sono tornato da lavoro e portando fuori la spazzatura mi sono reso conto che un gruppo di una decina di ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni erano all’interno della scuola materna di San Vito e stavano tentando di forzare la porta mentre due di loro cercavano di divelgere il cancello”. A quel punto l’uomo ha tentato di fermarli. “Mi sono messo ad urlare – prosegue – e con il telefono ho chiamato le forze dell’ordine”.
Ma i ragazzini sulle prime non ne hanno voluto sapere e anzi hanno offeso chi li voleva scacciare. “Hanno iniziato ad offendere e a sfidare chi si affacciava a vedere – racconta il testimone oculare -: è uscito anche un mio vicino ed esasperati siamo corsi incontro a loro per farli uscire dalla scuola. In un primo momento ci siamo riusciti ma nell’arco della notte sono tornati più volte e nonostante il controllo delle forze dell’ordine,siamo dovuti intervenire personalmente con loro che ci sbeffeggiavano. Andiamo avanti così da diverso tempo e siamo veramente stanchi: stiamo collaborando con il comune e con la Caritas per riqualificare il quartiere e creare un punto di ritrovo e aggregazione ma abbiamo bisogno di aiuto anche economico. Non avendo grosse conoscenze per noi è tutto in salita però ci stiamo provando. Speriamo – aggiunge – che qualche fondazione ci venga incontro: ad oggi l’unica cosa che possiamo fare è intervenire rischiando anche ripercussioni sulla nostra persona e sulle nostre famiglie. Ma non ci fermiamo qui”.