Scoperte 20 società ‘fantasma’, evasi 11 milioni

1 marzo 2016 | 11:01
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Scoperte 20 società ‘fantasma’, evasi 11 milioni

Venti tra imprese e amministratori di società completamente sconosciuti al fisco, di cui una a Capannori e con interessi a cavallo fra la Versilia e la Lucchesia. I finanzieri di Viareggio hanno scoperchiato uno vero e proprio vaso di Pandora, conducendo una complessa indagine fiscale denominata Phantom Enterprises. Complessivamente è stato constatato l’occultamento al fisco di redditi per 11 milioni di euro, cui va aggiunta una corrispondente imposta sul valore aggiunto evasa per quasi un milione di euro.

L’indagine è partita, quando i finanzieri hanno individuato un imprenditore viareggino, di origini campane, che gestiva in modo occulto e disinvolto diverse attività economiche, approfittando della collaborazione di prestanomi. Ingegnoso il meccanismo utilizzato dall’imprenditore che, per sfuggire al fisco, secondo la finanza, trasferiva da un luogo a un altro sia la propria residenza anagrafica che la sede della propria azienda, evadendo milioni di euro.
Ma perfino gli stessi prestanomi, in rapporto d’affari con l’imprenditore, non erano da meno, visto che a loro volta esercitavano la propria attività aziendale in completa evasione delle imposte. Allo scopo di analizzare la posizione dell’imprenditore e dei complici, i finanzieri si sono avvalsi del sistema delle indagini finanziarie e di approfonditi accertamenti di natura patrimoniale.
La certosina attività svolta dalle Fiamme gialle, che hanno passato al setaccio decine e decine di conti correnti, ha consentito di accertare l’esistenza di significative somme di denaro movimentate per milioni di euro e mai dichiarate al fisco. La ricostruzione dei flussi finanziari poi ha svelato i retroscena di intrecci e commistioni nella gestione dei conti correnti esaminati, intestati solo formalmente ai prestanomi, ma in realtà riconducibili all’imprenditore viareggino controllato. L’attività ispettiva ha consentito di individuare 20 soggetti completamente sconosciuti al Fisco, tra società di capitali, società di persone, imprese individuali, professionisti e amministratori di società che avevano percepito compensi in completa evasione fiscale. Nell’ambito dell’attività sono state configurate anche ipotesi di carattere penale nel settore dei reati tributari, con la conseguente segnalazione alle competenti autorità giudiziarie di 12 persone. L’operazione ha condotto inoltre al sequestro di un distributore privato di carburanti ad uso autotrazione, sprovvisto della prescritta autorizzazione, e di oltre 1.000 litri di gasolio.