
Gravi irregolarità nei bilanci di esercizio delle Asl che oggi formano il nuovo ente di area vasta Toscana Nord Ovest, dove è confluita anche Lucca. A rilevare le discrepanze e a indicare i punti su cui rimettere mano non sono soltanto le relazioni dei rispettivi collegi sindacali – già alquanto critiche – ma la sezione di controllo regionale della Corte dei Conti che ha spulciato i conti economici del 2013 delle Asl di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Viareggio, confluite nel nuovo ente di area vasta per effetto della riforma della sanità regionale. La magistratura contabile ha disposto una serie di correttivi che l’Asl dovrà apportare entro 60 giorni e ha messo le criticità rilevate tutte nero su bianco in una deliberazione trasmessa al direttore generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest, Maria Teresa De Lauretis, al collegio sindacale dell’Azienda e al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Ovviamente, dei rilievi fatti, si dovrà tenere conto per il primo bilancio dell’organo di area vasta costituito dal 1 gennaio scorso. E non è una questione di lana caprina se si pensa che l’ente d’area vasta riceve in dote una situazione – almeno in termini di conti – giudicata non regolare dalla magistratura contabile. Questo potrebbe avere degli effetti anche sul nostro territorio, visto che l’azienda lucchese è confluita nella stessa Asl che eredita una situazione difficile da Massa, dove il debito – stando all’accertamento della Corte dei Conti – non è ancora entro i limiti.
I principali rilievi contenuti nella deliberazione riguardano infatti l’ormai ex Asl 1 di Massa Carrara, i cui “guai” economici sono ormai tristemente noti. Ma per la Corte dei Conti anche la Asl 2 di Lucca non ha centrato l’obiettivo della spending review: la riduzione nella spesa per forniture e contratti che sarebbe dovuta arrivare ad un 10% si è fermata a poco più del 5%. Stesso copione per le ex Asl di Pisa e Viareggio, dove, rileva ancora la Corte dei Conti, addirittura la spesa è cresciuta.
A Massa preoccupa soprattutto l’indebitamento dell’Asl che ha raggiunto quota 17,35%. L’input della magistratura contabile è di riportare il debito entro i limiti prescritti: “La sezione – si legge nella deliberazione della Corte dei Conti – ha rilevato il superamento del limite quantitativo di indebitamento previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 502 del 30 dicembre 1992, pari al 15 per cento delle entrate proprie correnti, a esclusione della quota di fondo sanitario di parte corrente attribuita dalla Regione, richiede l’adozione delle misure necessarie al rientro nel limite”.
Quanto all’Asl di Lucca, èstato rilevato il mancato conseguimento dell’obiettivo di riduzione del valore dei contratti e delle rispettive forniture di beni e servizi “in misura pari al 10 per cento, per l’anno 2013 rispetto al 2011. La riduzione del valore dei contratti – si legge nella deliberazione – risulta nondimeno realizzata nella misura del 5,75 per cento per l’Azienda Usl 2 di Lucca e del 3,83 per cento per l’Azienda Usl 5 Pisa, mentre per l’Azienda Usl 12 di Viareggio risulta un incremento di spesa del 2,38 per cento”.
Secondo l’accertamento sui bilanci 2013, non è stato centrato nemmeno l’obiettivo relativo alla spesa farmaceutica convenzionata (per le Aziende Usl di Massa Carrara, Lucca e Viareggio) e alla spesa farmaceutica ospedaliera (per l’Azienda Usl di Pisa) attribuito dalla Regione con delibera di giunta del 25 marzo 2013. “Lo sforamento – si legge nella deliberazione – è risultato, rispettivamente, dello 0,49 per cento per l’azienda Usl di Massa Carrara, dello 0,73 per cento per l’Asl di Lucca, del 15 per cento per Pisa e dell’1,21 per cento per Viareggio”. I tagli al personale poi non sono stati quelli nei patti per l’Asl 12 di Viareggio che avrebbe dovuto mantenere la spesa per il personale ai livelli del 2004, diminuito dell’1,4%, come ricapitola la stessa deliberazione.