
Ha il sapore di un vero e proprio giro di vite, quello disposto dal segretario generale del Comune Sabina Pezzini sulla polizia municipale di Lucca, il cui comandante Stefano Carmignani, come ormai è noto, è finito nel mirino della procura, che lo ha indagato per peculato d’uso e falso ideologico. Il pm Fabio Origlio ha già chiuso l’inchiesta che comune prosegue in altri filoni d’indagine che riguardano le missioni esterne del numero uno del quartier generale dei vigili urbani.
A poco più di un mese dal primo blitz dei carabinieri della pg al comando di piazzale San Donato, nell’ambito di quella indagine, la Pezzini che ha condotto l’inchiesta interna del Comune, dispone nuove stringenti regole per le attività di servizio degli agenti. In sostanza d’ora in poi ogni uscita per esigente d’attività dovrà essere meticolosamente appuntata in appositi registri. Anche per quegli agenti che non dovranno utilizzare l’auto di pattuglia.
Con una circolare che reca la data del 7 marzo scorso il segretario comunale ha richiesto formalmente l’adeguamento degli uffici di polizia municipale alle regole per le uscite durante l’orario di lavoro che sono già adottate per altri settori della macchina amministrativa. Un provvedimento che proprio il comandante Carmignani, accusato di aver usato l’auto civetta per ragioni fuori dalle esigenze di servizio, ha recepito in un ordine di servizio, finito però subito nel mirino di parte del personale. Secondo il personale della polizia municipale si tratterebbe infatti di un provvedimento punitivo nei confronti deglia genti che contro il comandante hanno presentato gli esposti che poi hanno fatto scattare l’inchiesta della magistratura.
Comunque sia, secondo le disposizioni che entreranno in vigore domani (18 marzo) gli agenti che lavorano in nuclei che svolgono attività prevalentemente “interna” – ovvero nella sede di piazzale San Donato – dovranno annotare su un apposito registro delle uscite intermedie nome e cognome, orario, modalità di missione e motivi dell’intervento in esterna. Dovranno cioè spiegare le ragioni per le quali si allontanano dal comando, anche se per strette esigenze di servizio. Una procedura che prima non esisteva e, stando al sindacato Sulpm, sconosciuta agli altri comandi, almeno in provincia di Lucca. Non si parla infatti di permessi, che devono essere ovviamente autorizzati e annotati. Il provvedimento mira proprio a regolamentare l’attività dei vigili urbani durante l’orario di servizio e le loro relative “missioni”.
Il provvedimento riguarda i dipendenti che operano in specifici uffici della polizia municipale, ovvero i nuclei violazioni, segreteria e servizi, l’ufficio contenzioso, la centrale operativa che si occupa anche di varchi e videosorveglianza e, a sorpresa, anche il nucleo incidenti stradali e segnaletica. Ma solo nel caso in cui escano senza utilizzare i veicoli in uso alla municipale.
Le nuove regole riguardano non soltanto gli agenti e gli ispettori ma anche il personale amministrativo di questi nuclei: tutti saranno tenuti a conservare aggiornato lo specifico registro delle uscite intermedie, in cui si dovranno annotare la data, l’orario di uscita, il nominativo del dipendente, la motivazione e l’ora di rientro.
Nel caso in cui i dipendenti debbano uscire con l’auto di servizio dovranno annotarlo nell’apposito registro movimento auto, dove sono regolarmente annotati gli estremi degli agenti che utilizzano il mezzo, compresi data, orari e motivazione dell’uscita. Se poi l’uscita intermedia è stata già prevista dal servizio giornaliero, la firma non sarà necessaria.
Diverso il discorso per ispettori e agenti di nuclei che per loro stessa conformazione operano in “esterna”: i dipendenti del nucleo informazioni, del nucleo viabilità, del nucleo operativo antidegrado, del nucleo ambiente e edilizia, della polizia annonaria e della pg, non dovranno firmare il registro delle uscite intermedie, ma le attività dovranno comunque risultare dall’elenco dei movimenti delle auto e sul servizio giornaliero disposto dal comando. Nondimeno dovranno far annotare sull’apposito registro della centrale operativa l’uscita nel caso in cui essa non sia riscontrabile sulla lista dei movimenti auto o sul servizio giornaliero.
Per quello che riguarda le uscite fuori dalle esigenze di servizio il principio rimane quello di sempre: dovranno cioè essere timbrate e giustificate.
Una serie di provvedimenti che, è stato spiegato, è stato preso a tutela degli stessi dipendenti, come disposto nella circolare del segretario generale del Comune. Ma appena pubblicato l’ordine di servizio è già stato oggetto di polemiche e proteste all’interno del comando, dove c’è chi ritiene le nuove misure eccessive. Sicuramente si tratta di provvedimenti non comuni a molti altri comandi della provincia: “Non mi risultano misure simili in altre realtà almeno in Lucchesia – commenta il segretario provinciale del sindacato Sulpm, Domenico Gatto -, anche se nello specifico non posso esprimermi perché non conosco ancora l’atto adottato, che è comunque nella piena facoltà del comandante. In genere si registrano le uscite per un permesso, che deve essere ovviamente giustificato e autorizzato e risultare dai registri. Così come si devono annotare le attività di servizio delle pattuglie. E’ comunque facile immaginare che il provvedimento possa essere conseguenza di quanto ho letto dell’inchiesta che si concentra sul comandante. Tuttavia, il principio e il messaggio mi sembrano sbagliati. Se è in discussione l’operato di una persona, si agisca su di essa e non sul personale che non c’entra niente”.