Operazioni antidroga, sei arresti alle Cerbaie

26 marzo 2016 | 10:17
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Operazioni antidroga, sei arresti alle Cerbaie
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Operazioni antidroga, sei arresti alle Cerbaie
Operazioni antidroga, sei arresti alle Cerbaie
Operazioni antidroga, sei arresti alle Cerbaie

C’è anche un giovane originario del Marocco e residente a Viareggio tra le sei persone finite in manette nell’operazione Boschi Puliti che ha smantellato una vasta rete crimanale dedita alla spaccio di sostanze stupefacenti nelle province di Pisa, Lucca, Pistoia e Firenze che aveva le sue basi operative nel comprensorio delle Cerbaie a due passi da Altopascio. Il sistema malavitoso composto da giovanissimi stranieri, riforniva un po’ tutta la Toscana e sicuramente anche la Piana di Lucca e la Versilia, in particolare i traffici della zona delle pinete a Viareggio, di hashish e cocaina.

Un sistema articolato con uomini che vivevano nei boschi delle Cerbaie anche per venti giorni consecutivi, in rifugi di fortuna per smistare le sostanze stupefacenti, che entravano via terra in Italia dalla Spagna e poi dalle Cerbaie venivano inviati in tutta la Toscana, approvvigionando vari canali dello stupefacente e della criminalità organizzata. Un giro di affari che con un solo carico arrivava a superare i 150mila euro di guadagno.
I carabinieri della compagnia di Empoli e del nucleo radiomobile di Empoli, guidati dal comandate della compagnia Giorgio Guerrini insieme ai militari del Norm coordinati dal capitano Giovanni Palermo, hanno smantellato un’organizzazione prevalentemente composta da giovanissimi stranieri, tutti originari del Marocco, che a dispetto della giovane età si facevano carico di gestire i traffici.
L’operazione, denominata Boschi puliti, si è articolata i due tronconi: uno principale, caratterizzato delle indagini condotte nel comprensorio delle Cerbaie, in una zona al confine tra le province di Pisa, Lucca, Firenze e Pistoia, che ha portato all’arresto di due marocchini residenti a San Pierino nel comune di Fucecchio, e al sequestro di ben 25 chili di hashish trovati in un’auto parcheggiata a Bientina, nel pisano; il tutto seguito da un filone secondario che ha preso origine proprio dal primo, accertando l’esistenza di un’altra organizzazione dello spaccio che aveva una sua base operativa a Orentano, nel comune di Castelfranco, in un’abitazione dove sono stati trovati e tratti in arresto altri quattro giovani marocchini.
In totale, quindi, la maxioperazione dei militari della compagnia di Empoli, ha portato all’arresto di 6 persone, tra cui anche uno straniero residente ufficialmente a Viareggio trovato all’interno della base orentanese. Nel bosco i malviventi residenti a Fucecchio spacciavano hashish, mentre il gruppo di Orentano era dedito soprattutto al commercio di cocaina. I giovani delle due organizzazioni, che cooperavano tra loro, erano quasi tutti già noti alle forze dell’ordine: al momento sono detenuti nel carcere di Pisa.
I due arresti di Fucecchio sono il risultato di un’indagine portata avanti da oltre un mese dai militari della compagnia di Empoli, che gradualmente erano riusciti a stringere il cerchio attorno ai due giovani ai vertici del sodalizio criminale. Già nelle scorse settimane, infatti, i carabinieri di Empoli avevano arrestato un uomo a San Romano di Montopoli, un altro in Versilia e un altro ancora nel grossetano, che si sarebbero tutti riforniti dai due giovani marocchini. A seguito di una serie di appostamenti, i militari erano riusciti ad individuare un’abitazione a Galleno, nel territorio di Fucecchio, utilizzata probabilmente come base di deposito dello stupefacente. I due giovani, Mohamed Karime di 20 anni e Rayan Rami di 18 (compiuti appena 6 giorni fa), entrambi già noti alle forze dell’ordine, devono però essersi resi conto di avere i carabinieri alle costole: i militari, infatti, hanno notato movimenti che facevano pensare all’intenzione di trasferire la droga.
Da qui la decisione di entrare in azione senza attendere oltre. Nella giornata di ieri (26 marzo) i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione dei due giovani, che sono stati trovati in possesso di circa 2mila euro in contanti, oltre ad una serie di telefoni cellulari utilizzati per l’attività di spaccio.
Nel corso della perquisizione nella casa di San Pierino, i militari hanno trovato anche le chiavi di un’auto che non risultava intestata ai due ragazzi, bensì ad un altro cittadino marocchino intestatario di oltre una ventina di vetture. Così è iniziata la caccia al veicolo, anche se le indagini dei carabinieri hanno subito orientato le ricerche nel territorio di Bientina. La vettura è stata infatti trovata in un parcheggio non lontano dal supermercato Coop: all’interno del bagagliaio, nascosti sono una sacchetto, c’erano 24 blocchetti da un chilo ciascuno, contenenti al loro interno 10 tavolette da 100 grammi di hashish. Secondo quando spiegato dal capitano Palermo, la loro commercializzazione avrebbe fruttato tra i 100 e 120mila euro. La precisione dei pezzi e la perfetta organizzazione lascia pensare ad un sistema di tipo industriale, con una spalle una grande organizzazione dello spaccio internazione proveniente dal Marocco. Tra le curiosità dell’indagine, c’è anche da sottolineare che uno degli arrestati, Rayan Rami, ha festeggiato il proprio diciottesimo compleanno lo scorso 18 marzo, mentre si trovava nascosto nei boschi delle Cerbaie durante l’attività di spaccio.
Partendo dal filone principale delle indagini, i carabinieri di Empoli sono entrati in contatto anche con un’altra organizzazione che aveva avuto contatti e forme di collaborazione con la prima. In base alle indagini, è stata individuata un’abitazione di Orentano utilizzata come base dello spaccio: durante l’irruzione, avvenuta sempre nella giornata di ieri, sono stati trovati quattro ragazzi, sempre di origine marocchina, risultati in possesso di 50 dosi di cocaina e circa 1000 euro in contanti. Da qui gli altri quattro arresti: si tratta di Rachid Addullah di 24 anni, Salah Jarmouni di 27, Hicham Moussaid di 23 e Nassri Zitouni di 23, residente a Viareggio.
Secondo quando spiegato dal capitano Palarmo, nei boschi di Orentano opererebbero più organizzazioni collegate tra loro che all’occorrenza possono scambiarsi favori e forme di collaborazione. La maxioperazione di ieri ha coinvolto in tutto circa una ventina di militari, tutti della compagnia di Empoli.

Giacomo Pelfer
Gabriele Mori