Diffamazione a Tambellini, Angelini a giudizio

31 marzo 2016 | 10:20
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Diffamazione a Tambellini, Angelini a giudizio

Piero Angelini, capogruppo di Governare Lucca, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione nei confronti del sindaco Alessandro Tambellini. Così ha deciso il gup del tribunale Riccardo Nerucci che si era riservato la decisione entro cinque giorni dell’udienza preliminare celebrata lo scorso 25 marzo. Oggi (31 marzo) ha deciso di respingere la richiesta di archiviazione del pm Lucia Rugani a cui aveva fatto opposizione l’avvocato del sindaco Tambellini, Francesco Lastrucci. Ora il pubblico ministero dovrà riformulare il capo d’imputazione dopo la decisione del gup. Un processo, dunque, dovrà celebrarsi, e l’accusa sarà con tutta probabilità quella di diffamazione.

La richiesta di archiviazione avanzata dal pm era nata sulla base di una presunta impossibilità di stabilire oggettivamente se nelle dichiarazioni di Angelini, presente in aula all’udienza preliminare così come il sindaco Tambellini, pronunciate nella dialettica politica del consiglio comunale tra opposizione e maggioranza e riferite a fatti delle scelte urbanistiche della precedente amministrazione Favilla, quando Tambellini militava all’opposizione, vi fossero veramente gli estremi per ritenere diffamato l’attuale sindaco.
In particolare, secondo Tambellini e i suoi avvocati, Angelini aveva accusato il sindaco di essere a conscoenza degli sforamenti della volumetrie urbanistiche nell’Utoe dell’Oltreserchio, scaturite dal regolamento urbanistico approvato dall’amministrazione Favilla. Angelini aveva infatti detto pubblicamente che alcuni parenti di Tambellini avevano utilizzato gli strumenti urbanistici messi a disposizione dell’amministrazione Favilla, che poi nella pratica si sono tradotti in sforamenti delle volumetrie costruibili nell’Oltreserchio. In sostanza Angelini aveva spiegato che non riteneva Tambellini responsabile o connivente con questo stato di cose, ma che non poteva non sapere cosa accadeva nell’Oltreserchio nonostante militasse all’opposizione. Da qui, secondo Tambellini e a questo punto anche secondo il gup, vista la specificità dell’accusa, sarebbe scaturito un atteggiamento diffamatorio per il sindaco da parte di Angelini, che avrebbe travalicato la pur dura dialettica politica. Ora Angelini dovrà difendersi in aula davanti al giudice monocratico.

Gabriele Mori