
di Roberto Salotti
Trenta minuti in balìa dei rapinatori e una sera di paura che due anziani coniugi di Segromigno in Monte vogliono soltanto lasciarsi alle spalle. Ma per Mario Lenci, 93 anni, ex titolare del noto calzaturificio, e la moglie Carla Ciabattari, 81enne, sarà difficile dimenticare quei lunghissimi istanti trascorsi sotto le minacce di due banditi, tra le pareti della loro villa di via di Piaggiori. I ladri se ne sono scappati praticamente a mani vuote, ma per i due anziani coniugi resta amarezza e, comprensibilmente, tanta paura.
Hanno dato l’allarme non appena i malviventi che erano entrati in casa si sono dileguati, dopo aver minacciato entrambi con un taglierino per farsi consegnare le chiavi della cassaforte in cantina. I due coniugi hanno chiamato i carabinieri, che sono accorsi e per prima cosa hanno cercato di tranquillizzare i due pensionati, molto noti in paese. Poi le indagini: un accurato sopralluogo e la ricerca di eventuali impronte o tracce lasciate dai rapinatori. E una caccia senza quartiere ai rapinatori.
Vestiti di scuro e parzialmente travisati, hanno fatto irruzione poco dopo l’orario di cena, passando da una finestra al piano terreno della villa dei Lenci. Marito e moglie erano in camera da letto e stavano guardando la televisione quando si sono accorti dei ladri che si aggiravano in casa con un paio di torce, camminando con passo felpato. Ma un istante dopo entrambi li avevano addosso: uno di loro ha estratto un trincetto e lo ha puntato contro i malcapitati coniugi.
Li ha minacciati, ordinando di consegnare la chiave della cassaforte. I due anziani hanno provato a scongiurare i ladri di lasciar perdere, perché in casa non avevano niente di valore. Ed era vero: nella cassetta di sicurezza non c’era nemmeno un soldo. E i malviventi, indispettiti, hanno desistito e se ne sono andati scappando a piedi. Forse sono saliti a bordo di qualche auto lasciata in zona, nascosta nell’oscurità della sera. Forse c’era qualcuno ad attenderli. Lo stanno verificando i carabinieri di Lammari in collaborazione con quelli del radiomobile, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia questi balordi, come accaduto ieri subito dopo la rapina alla tabaccheria di via Cavalletti a Sant’Anna. Ma gli elementi finora in mano agli investigatori sono pochi. I due coniugi non hanno saputo dare ancora una descrizione precisa dei rapinatori, un po’ perché erano travisati e vestiti di scuro, un po’ perché si sono mossi nella semioscurità della casa, dove le luci erano spente.
L’incubo, secondo quanto ricostruito, è cominciato poco dopo le 21 di sera. Marito e moglie avevano finito di cenare da poco e sono saliti in camera da letto. Lenci si è appisolato ma la moglie era sveglia e stava guardando la televisione. All’improvviso sono apparsi davanti a loro i rapinatori e sono iniziate le minacce. I due soccorsi in stato di choc non sono stati fortunatamente feriti, anche se i carabinieri appena giunti sul posto si sono dati da fare per tranquillizzare marito e moglie e hanno fatto arrivare un’ambulanza, ma non è stato necessario il trasferimento al pronto soccorso. Nel frattempo altre pattuglie hanno iniziato le ricerche dei rapinatori in tutta la Piana. Le indagini per dare loro un volto e un nome sono serrate.