


Sono stati lunghi attimi di paura per una giovane donna croata, aggredita da due rapinatori in moto, dopo essersi fermata con l’auto lungo la via per Cerasomma. I due malviventi, con la scusa di chiederle delle informazioni su come raggiungere la città, le hanno fatto abbassare il finestrino ma a quel punto è iniziato l’incubo. Uno dei due ha aperto lo sportello al lato passeggero e ha afferrato la borsa che era sul sedile ma la donna, con grande coraggio, ha reagito, cercando di fermare i ladri. Si è aggrappata ai lacci della borsa intenzionata a non mollarla: a quel punto però è stata colpita, rimanendo ferita ma quella inattesa reazione ha messo in fuga a mani vuote i rapinatori.
Uno di loro, Ismaele Lebbiati, di appena 18 anni (nella foto a fianco), è stato rintracciato e arrestato qualche ora dopo l’episodio, avvenuto attorno alle 13 di ieri (20 aprile). Lo hanno incastrato le descrizioni rese dalla vittima sul modello della moto e sulle sembianze del malvivente, che hanno portato in breve alla sua identificazione. Ma le indagini dei carabinieri sono tutt’altro che concluse: è ancora ricercato il complice di Lebbiati, anche lui a quanto pare un giovanissimo.
L’ennesimo episodio violento è avvenuto attorno alle 13 di ieri mattina, a poche ore dalla rapina choc nel negozio La Casa della Penna, in centro storico a Lucca. La donna, di origini croate, era alla guida della sua auto quando ad un certo punto si è fermata per telefonare. In quegli istanti le si sono avvicinati due ragazzini a bordo di una moto scura, calzando dei caschi. Uno di loro le ha bussato al finestrino dal lato del passeggero, chiedendo informazioni. La donna che non capiva bene cosa volessero i due, si è fidata ed ha abbassato il finestrino. Un gesto che le si è subito ritorto contro, visto che il malvivente sceso dallo scooter l’ha affrontata per strapparle la borsa. La reazione della donna è servita a mettere in fuga i ladri, ma poco dopo le è servita un’ambulanza e un controllo al pronto soccorso dove le sono state medicate le ferite giudicate guaribili in sette giorni. A dare l’allarme è stata lei stessa, avvicinandosi al paese di Montuolo e chiamando il 112, ancora in stato di choc. I carabinieri del Norm sono piombati sul posto in pochi minuti, visto che erano impegnati in zona nei controlli. Hanno raccolto la preziosa testimonianza della donna, iniziando le ricerche dei malviventi. Nel frattempo i militari del reparto operativo, che hanno collaborato all’indagine, sono riusciti a formare un identikit e a risalire alle generalità di almeno uno dei sospettati. Nel pomeriggio è scattato il blitz al campo rom di via della Fregionaia a Maggiano dove Lebbiati si era nascosto. E’ stato prelevato e condotto in una cella del carcere San Giorgio di Lucca in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini degli investigatori vanno avanti non soltanto per individuare il complice della tentata rapina di ieri ma anche perché Ismaele Lebbiati è sospettato di altri colpi, avvenuti negli ultimi mesi in Lucchesia. Gli inquirenti spiegano, infatti, che il giovane gravitava negli ambienti di Clei Satori e Domenico Tarantino, i due che furono arrestati per la rapina alla Aldo Gioielli di Nave (Leggi). Per quel colpo è sempre aperta la caccia al quarto uomo, ma non ci sono elementi, al momento, per sospettare di questo colpo il giovane arrestato ieri.