Deroghe alla musica, residenti alla carica

27 aprile 2016 | 13:29
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Deroghe alla musica, residenti alla carica

Deroghe ai limiti acustici per le manifestazioni pubbliche e gli eventi: il comitato Vivere il Centro Storico accusa il Comune di Lucca di “poca trasparenza”, denunciando il fatto che le deroghe non sono più scaricabili online dal sito web dell’amministrazione. Un fatto che è stato segnalato anche alla Regione Toscana.

“La gestione di questo strumento – osservano i membri del comitato – risulta esaurientemente codificata dalla normativa nazionale e da quella regionale e siccome queste deroghe comportano una compressione di diritti a chi risiede nella zona interessata, perché sarà chiamato a sopportare un inquinamento acustico maggiore di quello normalmente consentito, il legislatore ha previsto che il Comune deve indicare tutte le autorizzazioni in deroga in un apposito elenco pubblicato sul sito web del Comune, affinché questo possa essere facilmente consultato nell’ottica di quel controllo sociale previsto dalla legge. Fino a pochi mesi fa era possibile scaricare on line la documentazione relativa a ciascuna deroga rendendo possibile la comprensione dei limiti e degli orari concessi, nonché le varie prescrizioni impartite. Da poco tempo invece l’amministrazione comunale, nonostante si tratti di eventi pubblici, ha proibito la visualizzazione online, obbligando chi ne è interessato ad andare all’Urp e fare richiesta della documentazione, la quale verrà fornita in cartaceo (a spese del richiedente) ed entro 30 giorni dalla richiesta”.
“Il problema – aggiunge Vivere il Centro Storico – è che molto spesso le autorizzazioni vengono rilasciate due giorni prima della manifestazione, oppure magari anche il giorno stesso dell’inizio di questa ed inoltre, a volte, l’aggiornamento dell’elenco online non viene effettuato in tempo reale. Da questo ne deriva che è praticamente impossibile ricevere la documentazione prima che la manifestazione abbia inizio. Il cittadino che si è visto comprimere i propri diritti per legge, non può utilizzare quel controllo sociale, che peraltro la stessa legge gli garantirebbe, in quanto molto spesso riuscirà a conoscere gli orari, i limiti e le prescrizioni previste per la manifestazione soltanto quando questa sarà ormai conclusa. Per questi motivi abbiamo richiesto alla Regione Toscana di richiamare il Comune di Lucca al rispetto della trasparenza prevista dall’articolo 16 Legge regionale 2/2014 consentendo ai cittadini un accesso puntuale e tempestivo. Un problema di trasparenza che fa il paio con l’ oscuramento delle delibere che sarà oggetto del Consiglio Comunale convocato per il l 28 aprile a seguito della richiesta formulata da 9 consiglieri comunali e da ben 22 associazioni”.