
di Roberto Salotti
Alla scuola dell’infanzia di San Vito i topi non sono stati ancora debellati dall’inizio del mese quando si sono trovate le prime tracce dei roditori. Non si è trattato, infatti, di un caso isolato il ritrovamento degli escrementi che martedì scorso ha fatto decidere la chiusura dell’istituto (Leggi). A denunciarlo è il dirigente scolastico Giovanni Testa che racconta di aver segnalato le tracce della presenza dei ratti già lo scorso 5 aprile, con una email all’ufficio competente del Comune seguito due giorni dopo da una comunicazione telefonica, visto che da Palazzo Santini nessuno si era fatto vivo. Nemmeno il sopralluogo della ditta incaricata dall’amministrazione, seguito alla telefonata del preside il 7 aprile scorso, era risultato risolutivo. E per il preside neanche quello di ieri, dove “ci si è limitati a piazzare 7 trappole”, ritrovate vuote durante le verifiche che il dirigente ha svolto questa mattina alla scuola dell’infanzia. Il dirigente chiede la derattizzazione ma il Comune sostiene in una nota che sia stata già effettuata “nei giorni scorsi”. L’amministrazione comunale, ad ogni modo, rassicura sugli interventi che saranno messi in atto nei prossimi giorni per far riaprire la scuola il 2 maggio.
A detta di Testa, che ha firmato un nuovo decreto di chiusura della scuola anche per oggi e per domani, tuttavia, la situazione sarebbe addirittura peggiorata, perché sono stati trovati nuovi escrementi, perfino nella stanza dove i bambini dormono e anche sui alcuni dei loro lettini.
Una situazione a dir poco incresciosa, al punto di indurre il dirigente ad impugnare carta e penna e ad emettere il decreto di chiusura, dopo aver avuto il niet del sindaco Alessandro Tambellini che ieri lo aveva informato che non esistevano, sulla scorta delle informazioni raccolte dal personale del Comune (che tuttavia non si è mai recato fino ad oggi a controllare di persona) i presupposti per una ordinanza. E quel decreto poi, in cui non lesina di fare accuse al Comune, è stato affisso al cancello – ancora sbarrato – della scuola dell’infanzia.
In quelle due pagine il preside ripercorre la trafila di segnalazioni “sulla grave situazione” che aveva riscontrato nella sua scuola, già a partire dai primi giorni di aprile.
Nella giornata di ieri, in particolare, dopo svariati contatti per mail e poi per telefono con il funzionario Belmonte, il dirigente Prina e lo stesso assessore all’istruzione Ilaria Vietina, il preside “incassa” la disponibilità a prolungare di due giorni la chiusura della scuola, con la possibilità di una eventuale ordinanza sindacale che, però, non è arrivata. L’altro obiettivo centrato è stato comunque il nuovo sopralluogo della ditta Saetta, già incaricata di una prima verifica il 7 aprile scorso. Gli addetti si sono presentati a scuola attorno alle 14, sempre stando a quanto riferisce il preside: ma “tra lo stupore dei docenti presenti”, gli operatori si sono limitati “a verificare solo la presenza delle trappole già posizionate il 7 aprile – scrive il preside – e lasciate intatte dai topini che a questo punto si potevano immaginare ‘contentissimi’”.
Il dirigente scolastico, tuttavia, ha perso perfino la voglia di ironizzare quando stamani si è ripresentato nell’istituto per verificare la situazione: “Si ritiene – scrive Testa – che gli interventi richiesti nel decreto del dirigente del 27 aprile di sospensione delle attività didattiche non siano avvenuti in modo tale da garantire la sicurezza e dunque la salute dei bambini e del personale della scuola, tanto più che alle 7,30 di giovedì 28 aprile (oggi, ndr), dal sopralluogo effettuato risultavano ancora escrementi di topini in vari luoghi dell’edificio, su arredi e soprattutto nella stanza dove i bimbi dormono e finanche su alcuni lettini, mentre le trappole risultavano tutte vuote”.
Per queste motivazioni, il dirigente ha firmato il nuovo decreto, “chiedendo – vi si legge – alle autorità e uffici competenti, di intervenire per la completa e definitiva eliminazione della presenza murina, attraverso serie ed efficaci azioni di derattizzazione, sanificazione di tutti gli ambienti scolastici, nonché per l’individuazione ed eliminazione delle cause del ripetersi di questo problema”.
Il Comune, con una nota, invece rassicura: spiegano che nuovi interventi saranno effettuati nei prossimi giorni “così come richiesto dall’Unità funzionale Sanità pubblica veterinaria della Asl che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nell’edificio scolastico di via Giorgini”.
Già domani (29 aprile) saranno puliti e sanificati i locali adibiti a sporzionamento e refettorio, compresi arredi e mobilio, adottando le procedure di autocontrollo e in coordinamento con il dirigente scolastico.
Sempre domani saranno posizionate nuove trappole per la cattura dei roditori cosiddetti domestici (della specie Mus musculus) sia all’interno della scuola che nel giardino a servizio dell’edificio scolastico.
Infine fra domani e sabato (30 aprile) sarà effettuato un intervento di chiusura delle fessure degli infissi e di protezione delle griglie di aerazione per impedire l’accesso dei roditori all’interno della struttura.