
Firmavano in questura, poi tornavano a spacciare nelle “piazze” da cui la polizia aveva tentato d’allontanarli con l’arresto. Uno dei due, prima di darsi alla vendita al dettaglio, si serviva dei bagni pubblici di via Pescheria per estrarre l’eroina nascosta in ovuli dal retto, poi insieme all’altro o da solo “contattava”, con una sim rubata, i clienti, almeno una trentina di persone incontrate nelle zone di Porta San Pietro e Porta Elisa.
Entrambi sono stati colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Lucca, dopo le indagini della squadra mobile. In manette sono finiti Ali Hassan Faouti, conosciuto con il soprannome di Taki, un irakeno di 45 anni, e il complice Faycel Fourati, detto Riccio, algerino di 35 anni, entrambi non in regola con il permesso di soggiorno.
Entrambi secondo gli agenti della sezione narcotici della squadra mobile, diretti dal commissario Silvia Cascino, gestivano uno smercio al dettaglio di eroina nel cuore del centro storico.
Gli investigatori dopo averli arrestati entrambi in due distinte operazioni, li tenevano d’occhio. Si sono resi conto così che appena dopo essersi presentati in questura, dove avevano l’obbligo di firma, se ne andavano, senza preoccupazioni, a spacciare in città.
Non solo: dopo il primo arresto a Lucca, secondo l’accusa, i due si erano procurati una sim rubata su cui si facevano chiamare dagli acquirenti. E’ accaduto, perfino, che il legittimo proprietario, chiamando al suo stesso numero, dopo il furto della scheda, si sia sentito invitare all’acquisto di eroina dai due pusher. Seguendo questa traccia, gli agenti della squadra mobile hanno documentato i “servizi” dei due, che gestivano alcune decine di cessioni al giorno.
In una circostanza, Faycel Fourati è stato trovato con 11 grammi di eroina confezionati a forma di ovulo e che si era occultato all’interno del retto. Lo hanno dedotto gli agenti che lo avevano osservato recarsi nei bagni pubblici di via Pescheria per iniziare poi l’attività di spaccio. La conferma è arrivata dagli accertamenti radiologici.