


Un investigatore formato, un figlio d’arte che ha saputo raccogliere con spirito di abnegazione la lezione del padre Boris, il commissario di polizia ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979. Il nuovo questore di Lucca, Alessandro Giuliano, non ne parla ma si capisce dai suoi modi garbati ma decisi quanto quell’eredità ha pesato sul destino del figlio, che in polizia è entrato anche per quel drammatico episodio.
I frutti che ne sono derivati si vedono dalla brillante carriera di investigatore che hanno portato Giuliano, ad appena 49 anni, alla nomina a questore. Appena arrivato a Lucca – la sua prima volta in Toscana dall’inizio dell’impegno in polizia -, non ha potuto che dirsi colpito dalla città murata: “E’ un posto bellissimo”, ha detto il questore insediandosi stamani (11 maggio).
Giuliano arriva dalla squadra mobile di Milano, di cui era dirigente e sostituisce Vincenzo Ciarambino, trasferito un mese fa alla guida della questura di Brescia: “Ho ereditato dal mio degno predecessore che è un collega molto competente e preparato una struttura efficiente – ha detto incontrando negli uffici di viale Cavour i giornalisti -: una struttura che funziona, è ben organizzata ed è composta da giovani capaci e motivati. Continueremo in modo proficuo – ha aggiunto – il lavoro fatto finora. Con un obiettivo: contribuire alla sicurezza reale ma anche alla sicurezza percepita dai cittadini. Per questo sono convinto che la questura debba avere pareti di vetro, in un rapporto continuo con il cittadino, che è quello per cui lavoriamo”.
Per questo Giuliano prenderà subito contatti con la città, le altre forze dell’ordine e le istituzioni per conoscere approfonditamente il territorio. Alcune questioni gli sono già state rappresentate, come ad esempio la peculiarità della Versilia – con le richieste di rinforzi in vista dell’estate – e la questione della nuova sede per la questura.
“Arrivo a Lucca con una esperienza di 26 anni da investigatore, che è quello che ho sempre fatto finora – osserva Giuliano -: metterò il mio bagaglio al servizio di questo nuovo incarico che ho assunto proprio stamani. A Lucca ho già potuto constatare che ci sono delle squadre molto efficienti, come la Mobile, che svolgono un lavoro eccellente. Andremo avanti in questo modo”.
In mattinata Giuliano ha reso visita per un saluto al prefetto Giovanna Cagliostro che gli ha rivolto il più cordiale benvenuto, insieme al compiacimento per il conferimento del prestigioso incarico nella città.
Nel corso dell’incontro, che ha fornito l’occasione per una prima riflessione sui temi dell’ordine e della sicurezza pubblica e per pianificare i prossimi appuntamenti di lavoro, il prefetto ha formulato al Questore i migliori auspici di buon lavoro, “non senza sottolineare il proprio apprezzamento per l’equilibrio e la elevata qualità professionale dimostrata dal vice questore Vicario, Stefano Buselli, nel periodo di vacanza della sede”, sottolinea il prefetto.
Alessandro Giuliano ha iniziato il suo impegno in polizia alla squadra volante di Milano, negli anni 90. Ha prestato poi servizio alla questura di Roma e a quella di Napoli prima di essere promosso alla guida della squadra mobile di Padova. Sulla figura del padre andrà in onda sulla Rai la fiction Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo, una miniserie in due puntate prodotta dalla Ocean Productions di Sergio e Emanuele Giussani, diretta da Ricky Tognazzi, e per la quale, chiaramente, è stata contattata anche la famiglia. Ad interpretare il poliziotto Boris Giuliano, a capo della squadra mobile di Palermo sarà l’attore Adriano Giannini.