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Era ricercato in tutta Europa per traffico internazionale di stupefacenti. Secondo le indagini, infatti, si procurava droga in Olanda, Germania e Belgio per piazzarla in Corsica. Ma il traffico si è concluso grazie alla Polizia Stradale di Viareggio che lo ha intercettato al casello di Carrara della A12 e lo ha arrestato.
In manette è finito il 26enne, di origine marocchina, Mohammed B., regolare e con permesso di soggiorno a tempo indeterminato ottenuto nel 2002. Le indagini andavano avanti da due anni quando all’aeroporto di Ajaccio, in Corsica, i poliziotti francesi avevano trovato due chili e mezzo di droga, tra cocaina ed eroina nella valigia di un membro di una organizzazione criminale. Le intercettazioni telefoniche e i pedinamenti erano così riusciti a permettere di ricostruire il meccanismo del traffico di stupefacenti. In questa organizzazione il compito del 26enne era quello di mantenersi “pulito” in Italia per potersi spostare con tranquillità per il trasporto della droga in Corsica utilizzando la tratta marittima Bastia – Livorno. Il giovane faceva in sostanza da staffetta al mezzo dove veniva nascosta la droga da piazzare, precedendolo per poter così subito avvisare i complici in caso di imprevisti.
Dall’inizio dell’anno in Toscana, però, la Polstrada aveva attivato un dispositivo di controllo “a reticolo” in cui è rimasto impigliato Mohamed. Sull’autostrada, nei pressi del casello di Carrara, la sua auto è stata infatti intercettata da una pattuglia della Polstrada di Viareggio. I poliziotti, esperti investigatori, hanno compreso che qualcosa non andava. Mohammed era troppo nervoso. In auto non aveva nulla, aveva pure esibito il passaporto e altri documenti, ma era inspiegabilmente sudato. Condotto in caserma, si è scoperto che a carico del marocchino era stato spiccato dal tribunale di Ajaccio, lo scorso 8 aprile, un mandato di cattura europeo. Deve scontare 10 anni di reclusione per traffico internazione di stupefacenti. Verrà per questo estradato in Francia, dopo la convalida del suo arresto da parte della Corte di Appello di Genova. Nel frattempo, la Polstrada di Viareggio lo ha condotto al carcere di Massa.