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Guido Dal Porto chiede la grazia al presidente della Repubblica. Il legale dell’ex imprenditore ai domiciliari per bancarotta a cui è stato asportato per errore il rene sano ha depositato gli atti stamani (12 maggio) alla procura generale di Firenze. Veronica Nelli ha formato nei giorni scorsi i documenti in cui si chiede a Mattarella di restituire la libertà al 56enne di San Ginese, perché possa affrontare da uomo libero la battaglia che gli resta ancora da vincere, quella contro il cancro.
Nell’atto l’avvocato ha sostenuto che anche se non c’è nessun principio giuridico a giustificare una grazia a seguito di un errore medico, potrebbe prevalere comunque il principio morale: “Ci sembra una richiesta legittima qualora lo stato di salute del mio assistito si aggravasse consentirgli di affrontare la malattia e il nuovo intervento da libero”.