
E’ stato accusato di collusione con la camorra dal “pentito” Francesco Martino. Le affermazioni del collaboratore di giustizia rilasciate lo scorso 8 marzo 2013 al pm della Dda di Napoli, Cesare Sirignano, e inserite nelle oltre 2mila pagine del fascicolo d’indagine nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla squadra mobile di Firenze su un presunto giro di truffe alle assicurazioni, emerso lo scorso 5 aprile, con l’esecuzione di alcuni arresti proprio in Versilia, tirano in ballo l’ex sindaco di Viareggio, Luca Lunardini.
Che rispedisce al mittente le accuse, annunciando, attraverso il suo legale che già lunedì sul tavolo dei pm fiorentini finirà la sua querela per calunnia nei confronti del pentito.
Lunardini, ex primo cittadino del centrodestra, il quale non risulta assolutamente indagato, è stato citato dal collaboratore di giustizia durante un interrogatorio: cinque pagine in cui Martino tira in ballo l’ex sindaco per un presunto scambio di favori durante la campagna elettorale – fermamente smentito da Lunardini – e poi, a detto dello stesso pentito, naufragrato al punto che, secondo quanto riferito in interrogatorio la camorra stava progettando un attentato contro l’ex sindaco mai realizzato. Una vicenda scivolosa di cui si parla da qualche tempo e non solo nei corridoi della politica, che ora è al centro del dibattito a Viareggio. “Ho deciso – sono le parole dell’ex sindaco Lunardini – di rendere pubblico il mio dolore, la mia incredula angoscia, ma anche la mia rabbia per una notizia folle, offensiva, impossibile che sta circolando in alcuni ambienti cittadini: Una persona a me sconosciuta 3 anni fa (ma la notizia è divenuta nota oggi) parlando di persone a me sconosciute e di fatti ancor più sconosciuti ha sparato il mio nome accomunandolo, e qui grido la mia rabbia angosciata, ad una certa malavita”.
“E perché – prosegue – a nulla e nessuno possa sfiorare l’idea insensata di avvicinarmi ad un mondo che non conosco e mai vorrò conoscere, ho dato immediato mandato all’avvocato Sandro Guerra del Foro di Firenze, di querelare per diffamazione questo signore ancorché mai visto né conosciuto. E’ vero che nulla di giudiziario mi ha minimamente sfiorato dopo 3 anni da quelle parole, e questo qualcosa dovrà pur significare – osserva Lunardini -, e che questo signore dovrà rispondere alla Giustizia di quanto detto, ma siccome la mia unica ricchezza sono la mia onestà e la mia faccia, anche per tutelare i miei familiari, le mie figlie, il mio anziano e malato padre, da venti e venticelli di calunnia, ho voluto rendere pubblica a tutti e tutte questa ignobile diceria che mi offende e prova profondamente. La mia vita è da sempre nota a tutti ed è divisa e costruita da sempre attorno a medicina, famiglia, amicizie, impegno sociale. Quel mondo di malavita mi è estraneo, avverso, rigettato. Chi mi conosce lo sa ma anche per chi meno mi conoscesse parla per me la mia vita. Una vita che è sempre stata fatta di semplice trasparenza, anche oggi che sono lontano da ogni forma di politica attiva, ed è per questo che ho voluto rendere pubblica questa mia incredibile vicenda, ed è per questo sono a chiedervi di comprendere la mia rabbia, la mia incredulità, la mia sofferenza”.
A difesa dell’operato e dell’onestà di Lunardini sono già scesi in campo sia il capogruppo di Forza Italia, Rodolfo Salemi, che ha proposto un odg al consiglio in solidarietà dell’ex sindaco, sia il consigliere comunale Alessandro Santini: “Il coordinamento comunale di Viareggio di Forza Italia – scrive Santini – esprime sincera vicinanza e completa solidarietà al dottor Luca Lunardini, una persona onesta e per bene, colpita da un attacco tanto violento quanto velleitario alla sua moralità di uomo, prima che di politico. Moralità della quale mai abbiamo dubitato prima né dubitiamo oggi. Luca è stato ed è un esempio di correttezza e lealtà: a livello amministrativo, per aver avviato quell’opera di necessario chiarimento sulla situazione di Viareggio e tentato, per quanto gli è stato concesso, un percorso di risanamento dei conti; come uomo, di grande educazione e solidi principi che tutti noi abbiamo conosciuto e apprezzato e dei quali, anche senza bisogno di incarichi pubblici o ruoli istituzionali, continuiamo ad avere conferma ogni giorno”.
“Dopo aver letto il racconto fatto agli inquirenti dal collaboratore di giustizia Francesco Martino – spiega invece Salemi -, tengo a rinnovare pubblicamente la mia fiducia al dr. Luca Lunardini. Non è indagato e non lo sarà, perché i magistrati non daranno credito a queste calunnie, ma essendo molto amico di Luca, avendo condiviso esperienze con lui in politica, nei Lions, in generale nella vita, voglio ringraziarlo ancora una volta per il continuo esempio che ogni volta rappresenta per tutti noi, per la correttezza e lo spirito di servizio che lo contraddistinguono da sempre nel lavoro, in politica, nel volontariato, nella vita. Luca è persona onesta e seria. In città ci si potrà anche dividere sui risultati della sua amministrazione, ma sono certo che nessuno discuta l’uomo”.