Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto

15 maggio 2016 | 09:48
Share0
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto
Pensionata imbavagliata e rapinata in villa – Foto

di Roberto Salotti
Mostra l’ematoma alla mano sinistra, scuote la testa e non si dà pace. Isola Mazzoni, pensionata, 86 anni ad agosto, è amareggiata. E ha paura. Oggi, racconta, quasi più di ieri sera (14 maggio) quando tre rapinatori le hanno fatto irruzione in casa, sfondando la porta finestra della cucina dove l’hanno sorpresa alla tv facendola piombare in un incubo per più di mezzora. Uno dei tre banditi, vestiti di scuro e con il cappuccio della felpa calato sul volto, l’ha spinta oltre il salotto della bella villa di via della Ralle a Camigliano e l’ha chiusa nello studio del figlio Graziano Cesaretti, pediatra all’ospedale di Pisa. L’ha fatta sedere sulla poltrona del medico e poi con dei cerotti l’ha imbavagliata, tenendola ferma con le mani ai braccioli.

“Così soffoco, così soffoco, ho gridato – racconta di aver detto la pensionata -: allora quel rapinatore che mi teneva ferma mi ha tolto il bavaglio, muto, senza dire nulla, ma non ha mai allentato quella morsa dalle mie mani”.
La teneva infatti ben salda alla sedia, mentre gli altri due si mettevano all’opera: uno nel sottoscala dove, nonostante fosse coperta da un pannello, ha trovato la cassaforte e l’ha sventrata con una mola. Il terzo invece si dava da fare nella camera della donna e del figlio al piano di sopra. Gli è bastato poco per creare il caos, aprendo mobili, armadi e rovesciando cassetti in cerca degli ori. Ma l’astuzia della pensionata ha gabbato i malviventi: nel forziere aperto con il trapano, abbandonato in sala, non c’era un centesimo e al piano di sopra molti ori, ben nascosti dalla proprietaria, si sono salvati dai balordi. Altri – ricordi di tutta una vita – purtroppo sono spariti, anche se deve ancora esserne fatto un inventario preciso.
Il figlio di Isola non ha dubbi: “E’ un colpo che è stato studiato da qualcuno che conosce molto bene questa villa e che sa anche le nostre abitudini”. I tre ladri hanno agito in un orario compreso tra le 20,30 e le 22, orario in cui il pediatra è quasi sempre assente. Hanno scavalcato il recinto della villa dal retro, dove hanno messo ko la prima telecamera di sorveglianza. Poi ne hanno abbassata un’altra, sul lato opposto del giardino, per raggiungere la veranda senza venire ripresi. Con un piede di porco, hanno dunque forzato la persiana. Poi hanno scardinato la porta a vetri e sono entrati in cucina, dove c’era Isola. “Pensavo fosse mio figlio, anche se mi sembrava molto strano. Ho pensato che avesse dimenticato le chiavi – racconta la pensionata – così ho iniziato a gridare: Graziano, ma che fai?”. Ma era tardi: i malviventi sono entrati e senza minacciarla con armi hanno subito affrontato l’anziana. “Erano in tre e mi sembravano molto giovani e alti – racconta Isola -, ma di loro ho visto solo gli occhi. Solo quelli non erano coperti”. Occhi che non si dimenticherà facilmente.
Una volta dentro i malviventi non hanno detto una parola, ma si sono divisi i compiti come se ognuno sapesse già, perfettamente, cosa fare e dove cercare. Uno di loro si è occupato di sorvegliare l’anziana – a cui fortunatamente non è stato torto un capello, salvo un lieve ematoma alla mano – per evitare che desse in qualche modo l’allarme. Il sistema di rilevamento di cui è dotata la villa, invece, era disattivato perché la proprietaria era in casa. Ma è stato proprio l’antifurto a salvarla dalle grinfie dei malviventi. Dopo che uno di loro aveva aperto la cassaforte, trovandola vuota, si è accanito contro le centraline dell’allarme, che si trovano anch’esse nel sottoscala. Tagliando i fili, non si sa perché, ha attivato le sirene e inviato l’avviso sul telefono del figlio che nel frattempo stava arrivando da Pisa. “A quel punto se ne sono andati – racconta la pensionata – e io sono corsa fuori: sono fuggiti dal retro, dove ci sono i campi e sono spariti”. La pensionata, anche se sotto choc, non ha perso la calma e con sangue freddo ha afferrato il telefono e composto il 112. Poco dopo sono arrivate due pattuglie dei carabinieri. Sul posto è arrivata anche l’ambulanza per medicare la donna, che non è dovuta ricorrere comunque alle cure del pronto soccorso.
“Quando ho visto i militari mi sono subito rasserenata – racconta la pensionata -: sono stati molto gentili e mi hanno tranquillizzata. Ora, però, mi resta una grande amarezza e un’inquietudine dentro. E paura, molto più di quanta ne avessi ieri sera. So di aver avuto coraggio e di aver mantenuto la calma. Ho tentato di parlare con loro, di implorare chi mi teneva ferma di non stringere così tanto. Ma è stato inutile”.
Un incubo durato mezzora: “E’ stato un tempo molto lungo – racconta la donna -: prima sono stata imbavagliata, poi quell’uomo mi ha perfino coperto gli occhi e poi ha chiuso la porta dello studio, forse perché non voleva che vedessi cosa facevano gli altri”.
“E’ sconcertante riflettere su come questi malviventi sono andati a colpo sicuro – racconta il pediatra, figlio della pensionata -: temo che si tratti di qualcuno che ci osservava da qualche tempo e che sapeva anche che non ero in casa perché difficilmente per il lavoro che faccio rientro prima delle 22”. Lo sospettano anche i carabinieri che nella serata di ieri hanno effettuato un accurato sopralluogo alla villa messa a soqquadro, iniziando le ricerche dei malviventi. In casa, invece, sono stati recuperati il piede di porco e la mola utilizzati per la rapina. Per il resto, poche altre tracce perché i ladri hanno usato guanti in lattice.