


Sarà processato in Italia il terzo uomo della gang che il 15 gennaio del 2013 uccise nella sua casa di Castagnola di Minucciano l’ex agente in pensione, Ugo Canozzi, che reagì invano al tentativo di rapina (Leggi). Florind Marini, 27 anni, albanese, già individuato e fatto arrestare nel suo paese dai carabinieri che hanno inchiodato anche gli altri due complici – già condannati in Appello – è stato prelevato stamattina (24 maggio) all’aeroporto di Fiumicino dai carabinieri del reparto operativo del comando provincia di Lucca, che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lucca.
Florind Marini, al termine delle procedure di legge, è stato estradato definitivamente in Italia ed è giunto alle 13 all’aeroporto romano, accompagnato da agenti dell’Interpol che lo hanno consegnato agli investigatori lucchesi, che lo hanno portato al carcere di Rebibbia. Anche lui come gli altri due complici dovrà affrontare un processo per l’omicidio dell’anziano poliziotto in pensione (nella foto), che fu trovato cadavere dal figlio nella propria abitazione, legato mani e piedi e imbavagliato. Quella notte, sotto una fittissima nevicata, i malviventi si erano introdotti nell’abitazione dal balcone al primo piano, dopo aver rotto il vetro e forzato la porta finestra. All’interno della casa, avevano trovato senza aspettarselo l’anziano che aveva reagito, scatenando però la violenza dei rapinatori. I banditi lo imbavagliarono e bendarono, legandogli mani e piedi e lasciandolo disteso sul letto, completamente nudo. I carabinieri erano riusciti a stringere il cerchio sui tre sospetti, analizzando i movimenti in quella zona poco frequentata ma dove nelle settimane precedenti si erano registrati alcuni furti in casa.
Un lavoro certosino e lungo quello dei carabinieri che attraverso accertamenti e attività tecniche controllarono i profili centinaia di soggetti già segnalati per reati contro la persona ed il patrimonio, verificando loro spostamenti, alloggiamenti, liste di imbarco su navi ed aerei, analisi di tabulati, traffico telefonico. Il primo ad essere individuato fu Lorenc Marini, anche lui albanese, 27 anni, già residente in una frazione di Minucciano, che aveva svolto lavori saltuari d’imbianchino e conosceva personalmente anche la vittima. Riuscì, però, a sfuggire alla cattura imbarcandosi per l’Albania, ma fu arrestato il 26 giugno 2013, sempre dai carabinieri del nucleo investigativo, quando fece rientro in Italia per ritirare il permesso di soggiorno.
Fu la volta poi di Besnik Metushi, all’epoca dei fatti 25enne: fu catturato all’aeroporto di Milano Malpensa mentre tentava anch’egli di rientrare in Italia, dopo un periodo passato in Albania, forse in attesa che si calmassero le acque. Lorenc Marini e Besnik Metushi sono già stati condannati, con sentenza confermata in Appello, rispettivamente a 28 e 11 anni di reclusione.