Migranti, nuovo centro d’accoglienza a Camaiore

31 maggio 2016 | 12:23
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Migranti, nuovo centro d’accoglienza a Camaiore

Un nuovo hub per l’accoglienza migranti in provincia di Lucca. Sarà realizzato a Camaiore, nell’area adiacente alla sede della Misericordia: un provvedimento per il quale prefettura, Comune e associazioni stesse hanno trovato un accordo, evitando così la requisizione. La struttura avrà, per la Versilia, le stesse caratteristiche di quella gestita a Lucca dalla Croce Rossa alle Tagliate. E l’apertura di un nuovo centro era quanto di più atteso per risolvere il sovraffollamento della tensostruttura. Tuttavia, non mancheranno le polemiche in Versilia. Il primo a mettere le mani avanti è lo stesso sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto: “Non sarà – dice – una tendopoli”.

Il Comune di Camaiore e le Misericordia, per la prefettura, si sono invece resi disponibili alla realizzazione del progetto che prevede una tensostruttura: l’area individuata è quella adiacente alla Misericordia di Camaiore e per agevolare la messa a punto ottimale del sistema d’accoglienza, gli inserimenti avverranno gradualmente.
Il progetto, spiega il prefetto in una nota, consiterà, infatti, nell’allestimento “di una tensostruttura, in cui, nell’immediato, sarà collocato un piccolo gruppo di persone”. “Eventuali ulteriori sistemazioni, che in ogni caso non modificheranno la natura diffusa del sistema di accoglienza, potrebbero rendersi necessarie in relazione alle dinamiche dei flussi”, spiega la prefettura.
Il campo di accoglienza funzionerà da centro di smistamento per gli altri Comuni della Provincia come la tensostruttura di Lucca. “La permanenza degli ospiti – si legge in una nota dell’ufficio territoriale del governo – sarà limitata al tempo necessario per il reperimento di idonee strutture recettive da parte della Prefettura. In questo lasso di tempo i migranti, per accelerarne l’integrazione, verranno inseriti gratuitamente nel programma ‘sociale per l’ambiente: un’idea per l’inserimento delle categorie svantaggiate a servizio della comunità, per opere socialmente utili. Il progetto, la cui gestione operativa sarà affidata alle quattro Misericordie locali non altera il sistema di micro-accoglienza adottato dal Comune”.
“Non si tratta di una tendopoli, ma di una struttura destinata a un flusso di carattere temporaneo”, sottolinea subito il sindaco di Camaiore. “I migranti saranno poi destinati agli altri Comuni della Provincia e non graveranno sulle quote stabilite dalla Prefettura e dalla Regione per il Comune di Camaiore. Si tratta di una soluzione che avrà una durata predeterminata, destinata ad assolvere alla domanda di emergenza che il nostro paese vive”.
“Stiamo gestendo la situazione con responsabilità – sottolinea -, così come abbiamo fatto per i progetti di microaccoglienza con la Misericordia di Lido di Camaiore, per evitare un provvedimento coattivo che ci avrebbe posto in una condizione di estrema difficoltà e di debolezza. D’altronde, se non governassimo responsabilmente queste circostanze, come accadrà anche per altri Comuni, finiremmo per subirle passivamente: la Prefettura, infatti, avrebbe potuto contattare direttamente queste realtà del terzo settore, oppure avrebbe potuto emettere un provvedimento coattivo, in entrambi i casi sterilizzando qualsiasi potere del territorio. Il dovere del comune di Camaiore, che vive con estrema apprensione insieme a tutti gli altri Comuni, un’emergenza internazionale epocale non può che interpretare doverosamente il proprio ruolo nel senso di trasformare quello che visibilmente è un problema in un’opportunità. L’emergenza emigranti è come il vento non si può fermare con le mani: bisogna affrontarla.
In prima battuta perché comprendiamo che, anche muovendosi autonomamente, la Misericordia di Camaiore male avrebbe giustificato il rifiuto alla richiesta del Prefetto, proprio in un periodo nel quale il Commissario Ramacciotti sta operando per fare trasparenza e pulizia dei conti, oltre a un massiccio lavoro di risanamento finanziario di un ente di pubblica assistenza più volte dichiarato vicino al collasso. In seconda battuta perché dobbiamo trasformare una scelta calata dall’alto in una ricchezza per il territorio: per questo abbiamo già tutti gli strumenti normativi per poter coinvolgere i migranti in progetti di pubblica utilità. D’altronde, i primi risultati del protocollo Sociale per l’ambiente esteso al verde pubblico del Lido di Camaiore, sono sotto gli occhi di tutti: strade pulite, erba tagliata, ordine e decoro; tutto il contrario di quanto si teme possa accadere. Sono in contatto con gli abitanti della zona ai quali l’amministrazione vuole garantire tranquillità e serenità in modo che questa temporanea emergenza trascorra senza problemi”.

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