





E’ morto mentre viaggiava con la sua bicicletta, all’incrocio fra la via del Brennero e via dei Cucchi, all’altezza della concessionaria Mercedes. Un dramma che si è consumato in pochi attimi, intorno alle 18,30, per un 45enne. Un malore improvviso, come confermato dalle testimonianze di chi ha assistito alla scena e dai rilievi della polizia municipale che è intervenuta sul posto: un automobilista, che era alle spalle dell’uomo, lo avrebbe infatti visto ribaltarsi all’improvviso ed accasciarsi al suolo esanime. Lo stesso automobilista ha poi chiamato i soccorsi ma per l’uomo non c’era già più niente da fare.
Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravissime anche ai non addetti ai lavoro e le conferme sono arrivate quando sono giunte sul posto, inviate dalla centrale unica del 118, un’ambulanza della Croce Verde di Lucca seguita da un’ambulanza infermieristica della Misericordia di Lucca. Ma per l’uomo, in arresto cardiaco grave, nonostante fosse stato allertato anche l’elicottero Pegaso per un eventuale trasporto a Cisanello, non c’è stato nulla da fare.
Per i rilievi sul luogo del decesso è stata prevista la chiusura della strada, situazione che ha immediatamente creato code e ingorghi anche visto l’intenso traffico del sabato sera. Alle auto, in attesa della riapertura del traffico, è stato consigliato di tornare indietro e di utilizzare una viabilità alternativa. Solo dopo le 20,30 la situazione è tornata alla normalità.
Tutto è successo intorno alle 18,30. L’uomo viaggiava sulla via del Brennero a San Pietro a Vico in direzione Ponte a Moriano sulla sua bicicletta Poli quando, a un certo punto, secondo quanto riferito dai testimoni, si è cappottato in avanti ed è rimasto esanime sull’asfalto. Vani i tentativi di soccorso, poi i rilievi hanno confermato l’ipotesi iniziale: sul cadavere e sulla bicicletta, infatti, nessun segno di ferita, se non alcune escoriazioni alle nocche, che possano far pensare ad altro rispetto al malore improvviso. Sul tratto stradale, inoltre, non c’erano buche significative che potrebbero aver provocato la caduta.
Del decesso è stato subito avvisato il magistrato di turno, che ha dato il nullaosta per la rimozione del cadavere ed il trasporto all’obitorio dell’ex ospedale di Campo di Marte. Difficili le operazioni per l’identificazione dell’uomo, visto che non aveva indosso documenti. Gli agenti della polizia municipale hanno dovuto far ricorso al cellulare per risalire alla sua identità. Ma lo smartphone è protetto da un Pin che gli agenti stanno cercando di recuperare, con procedura d’urgenza, dalla compagnia telefonica. Nel frattempo sia la questura sia i carabinieri sono stati informati dei fatti, qualora qualcuno si presentasse a chiedere informazioni.