
Dodici anni. I giudici della Corte d’Appello di Firenze hanno confermato la condanna di primo grado per il giovane reo confesso di aver massacrato con il casco Manuele Iacconi, morto un mese dopo l’aggressione che era accaduta la notte di Halloween in via Coppino, nella Darsena di Viareggio. A sostenere l’accusa in aula stamani (8 giugno) il procuratore generale Fabio Origlio, ex procuratore facenti funzioni a Lucca e da poco trasferito a Firenze.
Al termine della camera di consiglio i giudici hanno emesso il verdetto, confermando la pena del primo grado. Il giovane, come molti ricorderanno, si era presentato spontaneamente al commissariato di Viareggio a qualche giorno dall’aggressione, autoaccusandosi. Salvo poi cambiare versione nel corso dell’incidente probatorio che si era svolto circa un mese fa al tribunale di Lucca su richiesta del pm Sara Polino che segue il filone dell’indagine in merito agli altri due maggiorenni coinvolti. Aveva infatti tirato in ballo i due accusandoli di essere stati loro ad iniziare a colpire Manuel.