





di Roberto Salotti
Una tragica fatalità. Un banale tamponamento in autostrada, che si trasforma in un dramma per una serie di incredibili circostanze, che hanno spezzato la vita di Simone Pazienza, un impresario di 43 anni originario di Firenze ma residente a Fucecchio. Il padroncino era alla guida del suo furgone Renault Trafic ed era accompagnato da un collega, quando ha tamponato una Ford Kia condotta da una 43enne di Campi Bisenzio, e ha perso il controllo schiantandosi nella piazzola di sosta a lato della corsia in direzione di Firenze dell’A11, all’altezza di Mugnano.
Uno schianto tremendo: nell’impatto l’abitacolo del Renault è finito sotto l’autocarro Volvo che trasportava latte in busta sul rimorchio e Pazienza è rimasto schiacciato nelle lamiere. Per lui è stato inutile il disperato tentativo dei soccorritori del 118 di rianimarlo: è morto praticamente sul colpo. Il passeggero, Simone Nardin, 36 anni di Massa e Cozzile, è stato estratto dai vigili del fuoco, fatti arrivare sul posto, in gravissime condizioni. E’ stato trasportato in codice rosso all’ospedale Cisanello di Pisa dall’elisoccorso Pegaso atterrato sulla corsia nord dell’A11. E’ in coma.
Il dramma si è consumato stamani (30 giugno) attorno alle 11,10 e per qualche tempo la corsia per Firenze dell’autostrada è rimasta chiusa al transito per consentire i soccorsi. Secondo quanto ricostruito finora dagli agenti della polizia stradale di Montecatini, Pazienza si trovava alla guida del furgone di proprietà e aveva al fianco l’amico con il quale si stava recando a svolgere una commissione. Arrivato all’altezza della Perini, al chilometro 63 dell’A11, è andato a scontrarsi, tamponandola con la Kia alla cui guida c’era una donna di 43 anni di Campi Bisenzio che viaggiava insieme a dei bambini, fortunatamente tutti rimasti illesi.
Purtroppo però, il furgone di Pazienza, dopo l’urto è carambolato fuori strada, all’altezza di una piazzola di sosta dove era in sosta l’autocarro. Il conducente si era fermato poco prima per riposarsi e non ha subito nessuna conseguenza, ma per i due all’interno del furgone è stato l’inferno.
La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto diverse ambulanze e ha fatto levare in volo l’elisoccorso Pegaso. I sanitari hanno tentato di rianimare il conducente del furgone, estratto dalle lamiere come il passeggero, ma non c’è stato niente da fare. Il collega di Pazienza, Simone Nardin, è stato invece stabilizzato sul luogo e poi trasportato d’urgenza all’ospedale Cisanello di Pisa, mentre nella corsia nord dell’A11 si formavano lunghe code.
E poco tempo dopo, attorno alle 12,30, si è verificato un altro scontro tra due mezzi pesanti nella stessa corsia, in corrispondenza dello svincolo di Lucca Est. Forse una distrazione, forse i rallentamenti provocati dall’incidente precedente hanno provocato il tamponamento tra i due tir: il bilancio è quello di un ferito rimasto incastrato nell’abitacolo, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi: è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Luca per la sospetta frattura di una caviglia.
Un’intera famiglia, invece, è distrutta per la morte di Simone Pazienza, che lascia una compagna che vive a Monsummano. Era un padroncino e lavorava per conto terzi e a Fucecchio era molto conosciuto.