
Controlli sulla sicurezza della balneazione e della navigazione ma non solo, per gli uomini della Capitaneria di porto di Viareggio.
Nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2016, i militari hanno continuato nel weekend l’attività di vigilanza e prevenzione sul litorale versiliese e non sono mancate irregolarità.
A Marina di Pietrasanta un natante a vela è stato sanzionato con una multa di 172 euro per aver navigato all’interno dello specchio acqueo di 300 metri riservato prioritariamente alla balneazione e delimitato da boe rosse, senza osservare quanto previsto dall’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Viareggio: come noto, per poter prendere il largo, queste unità devono essere condotte a mano per i primi 100 metri e quindi seguire una rotta perpendicolare alla costa fino alla zona consentita per la navigazione.
Sempre a Marina di Pietrasanta, in due stabilimenti balneari, sono state riscontrate alcune irregolarità nelle dotazioni per il primo soccorso sanitario (in particolare, palloni ambu e maschere di respirazione bocca a bocca per bambini non adeguate). In questi casi sono stati elevati due verbali amministrativi da 1032 euro.
In una piscina all’interno di uno stabilimento balneare della passeggiata di Viareggio, invece, i militari non hanno trovato il bagnino, nonostante alcuni bagnanti fossero in acqua: anche in questo caso al titolare dello stabilimento è stata elevata una multa da 1032 euro.
Questa mattina, inoltre, grazie ad alcune segnalazioni, i militari della guardia costiera sono intervenuti alla Marina di Ponente, all’inizio della spiaggia libera della Lecciona, per rimuovere un punto vendita di bomboloni, pizze e bevande completamente abusivo. Nell’occasione sono stati sottoposti a sequestro amministrativo contro ignoti un grosso frigorifero, una cassa in legno, alcuni ombreggianti e varie bevande. Le attrezzature erano pronte per essere utilizzate per confezionare e somministrare alimenti e bevande ai clienti, senza alcuna autorizzazione sia dal punto di vista igienico sanitario che demaniale marittimo.
Infine, sul fronte della vigilanza pesca, durante i controlli lungo il canale Burlamacca al punto di vendita diretta del pescato, sono stati sequestrati 4 chili di arselle (2 di anime e 2 di arselle con guscio), probabilmente abbandonate da qualche abusivo intento alla vendita. In un ristorante di Capezzano Pianore sono stati sequestrati 7 chili di gamberi rosa congelati senza alcuna etichetta, quindi non in regola con le norme sulla rintracciabilità dei prodotti ittici: in questo caso la sanzione comminata è stata di 1500 euro.