Imprese, rinnovato protocollo contro infiltrazioni

8 luglio 2016 | 11:32
Share0
Imprese, rinnovato protocollo contro infiltrazioni

Si rafforza il percorso di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo dell’impresa: per il quarto anno consecutivo è stato rinnovato il protocollo di intesa sulla legalità, firmato questa mattina (8 luglio) alla Camera di Commercio di Lucca, dal presidente Giorgio Bartoli e dal prefetto Giovanna Cagliostro, alla presenza del comandante provinciale della guardia di finanza, colonnello Gianlupa Filippi, del tenente colonnello dell’arma dei carabinieri, Fabrizio Casini, del dirigente della polizia di stato, Marco Monteleone e del segretario generale della Camera di Commercio, Roberto Camisi.

L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2013, garantisce alle forze dell’ordine un accesso immediato ed integrato alle banche dati relative alle imprese operanti sul territorio nazionale, consentendo di tenere sotto controllo le attività di singoli imprenditori e verificare l’adempimento de parte delle società di tutti gli obblighi imposti dalla legge in materia di bilancio e trasparenza. “Ci siamo da subito resi conto – ha commentato Bartoli – che si tratta di uno strumento idoneo e molto utile. E’ un servizio oneroso per l’apparato della Camera di Commercio in questo momento, ma crediamo fortemente nel suo valore e in aggiunta intendiamo mettere a disposizione delle forze dell’ordine il nostro personale per la formazione, se necessario”.
Due gli strumenti previsti dal protocollo. Ri.visual, strutturato come una sorta di registro di impresa, che consente di avere un quadro complessivo delle connessioni fra imprese e Ri.build, per il monitoraggio delle cariche all’interno delle aziende e dei mutamenti statutari e societari. I tempi di aggiornamento saranno ragionevolmente brevi: entro 30/40 giorni dall’evento i nuovi dati saranno pubblicati. Grazie a questi sistemi le forze dell’ordine avranno modo di sapere quasi in tempo reale quali sono le cariche ricoperte contemporaneamente da un determinato individuo, ricevendo un alert in caso di cambiamenti. Inoltre potranno accertare il corretto adempimento pubblicitario da parte delle società di capitale per il deposito del bilancio di esercizio presso il registro delle imprese. Il sevizio è messo a disposizione gratuitamente dalla Camera di Commercio e promosso in collaborazione con la Prefettura.
“Uno strumento che raggiunge una finalità ben precisa – ha spiegato Cagliostro -: riesce a dare ai cittadini la sicurezza di cui hanno bisogno. Il protocollo si inserisce in un percorso di legalità avviato dalla prefettura già da diverso tempo, di cui fanno parte anche l’accordo con Confindustria per la trasparenza nelle gare d’appalto e quello con il sindaco Tambellini in merito alla realizzazione degli assi viari. Quello lucchese è indubbiamente il territorio primo in classifica per quanto riguarda la sollecitazione di iniziative di questo genere”.
L’operatività del protocollo sarà attestata da incontri semestrali volti a verificare quantitativamente e qualitativamente gli accessi e a predisporre correttivi, laddove si rivelasse necessario. La Camera di Commercio mette inoltre a disposizione personale per un’attività qualificante di formazione per gli operatori delle forze dell’ordine.
“L’informatica operativa – ha detto Filippi – è ormai una realtà. La maggior parte del lavoro per noi avviene tramite l’incrocio di banche dati. Da quest’anno abbiamo richiesto un account in più per dare la possibilità anche agli operatori, oltre che a me, di accedere a questo servizio, utile soprattuto per attività di politica tributaria e fiscale”.
Un servizio, dunque, che fino ad oggi è stato abbondantemente utilizzato, consentendo un evidente risparmio, soprattutto in termini di tempo ed una maggiore efficienza nel campo delle attività investigative. “Questo strumento – ha dichiarato Casini – allarga la rete di conoscenza per contrastare fenomeni di infiltrazioni criminali e mafiose nel tessuto economico locale. E’ la chiave di volta per un’azione investigativa mirata”.

Jasmine Cinquini