


Choc e dolore. Sono questi i sentimenti all’indomani della tragica morta di Pietro Buchignani, il ragioniere di 60 anni di Lucca, rimasto ucciso dopo una lite per un parcheggio con un vicino di casa, in via Buonarroti a Lido di Camaiore (Leggi). F.C.R., 43 anni, di Lido, titolare di un’azienda di smaltimento di rifiuti speciali, e da poco divenuto padre, è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale, perché, secondo il sostituto procuratore Elena Leone, colpendo Buchignani al volto con un pugno ne avrebbe provocato al caduta, risultata poi fatale. Ma sarà comunque l’autopsia disposta per domani mattina sul cadavere di Buchignani a chiarire meglio le circostanze e le cause della morte. Secondo il primo esame esterno del medico legale, sarebbe stato fatale il trauma cranico che il 60enne si è procurato nella brutta caduta sull’asfalto.
Secondo quanto è stato ricostruito, Buchignani si trovava nella casa appena acquistata a Lido per trascorrere le ferie. Attorno alle 10,45, però, è uscito di casa per protestare con il vicino che gli aveva parcheggiato la Yaris proprio davanti all’ingresso: “Qui l’auto non la puoi lasciare”, ha provato a dire a F.C.R. che ha avuto una reazione violenta. Prima offese e insulti poi c’è stata una colluttazione. C.R., secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe colpito con un pugno il 60enne caduto a terra, sbattendo violentemente la nuca. Per lui erano stati tutti vani i tentativi del personale del 118 di rianimarlo ed era morto poco dopo. Lascia nel dolore la moglie Delia e la sorella Susanna che lavora come poliziotta alla pg della procura di Lucca.