
Tre pusher in carcere dopo il blitz dei carabinieri che nell’aprile scorso aveva sgominato una gang dello spaccio nella pineta di ponente di Viareggio. I provvedimenti sono stati eseguiti nei giorni scorsi su disposizione del gip Riccardo Nerucci che ha firmato tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Hassan e Abderraim Nasri, marocchini di 25 e 32 anni, e nei confronti di Abderrahim Jarmouni, anche lui marocchino, di 20 anni. E’ questo l’esito di una complessa attività d’indagine iniziata dai carabinieri del nucleo operativo lo scorso mese di aprile anche per fornire concrete risposte alle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini.
Le indagini hanno permesso di accertare che un folto gruppo di cittadini del Marocco, per la maggior parte irregolari e senza fissa dimora, erano riusciti a costituire una fitta e ben organizzata rete di spaccio che operava prevalentemente all’interno della pineta di ponente di Viareggio.
I militari attraverso mirati servizi di polizia e lunghi servizi di osservazione, sia in abiti civili che in divisa, hanno potuto appurare che gli spacciatori erano soliti sfruttare la fitta vegetazione della pineta per nascondere lo stupefacente, soprattutto hashish e cocaina, e per nascondersi e fuggire, così da potersi sottrarre ai controlli delle Forze dell’ordine. Secondo l’accusa i tre erano riusciti a rifornirsi di una impressionante quantità di stupefacente. Nel corso dell’indagine, in pochi mesi, sono stati eseguiti 10 arresti in flagranza di reato venendo accertate vendite per 1,5 chili di cocaina e 1,5 di hashish ed erano stati sequestrati 15 grammi di cocaina e 700 euro in contanti. Identificati e interrogati anche decine di clienti, anche minorenni, che si rifornivano anche più volte al giorno sempre dagli stessi spacciatori. In particolare è stato accertato che alcuni clienti hanno acquistato sino a 1000 dosi di cocaina arrivando a pagare una singola dose anche 80 euro. I clienti identificati sono stati tutti segnalati alla Prefettura di Lucca per l’avvio delle pratiche amministrative previste dalla vigente normativa nei confronti degli assuntori di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha inoltre permesso di deferire in stato di libertà altri 7 cittadini marocchini, di cui uno minorenne, che secondo l’accusa collaboravano nell’attività di spaccio svolgendo principalmente l’attività di vedetta, ruolo divenuto essenziale a causa dei costanti controlli operati dalle forze dell’ordine all’interno della pineta.