
Una secchiata di letame, durante un dibattito alla festa dell’unità di San Miniato, contro il presidente della Regione Enrico Rossi. Un gesto che, anche in Lucchesia, in molti stigmatizzano.
Fra i primi il presidente della Provincia e sindaco di Capannori, Luca Menesini: “Piena solidarietà a Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – dice – vittima di un gesto indecente durate la feste dell’Unità di San Miniato. Un imprenditore nel settore della macellazione gli ha rovesciato un secchio di letame addosso perchè in disaccordo con una legge regionale che pone un limite al numero degli animali da macellare. Si può essere in disaccordo, si può manifestare nei modi più visibili possibili il proprio dissenso (oggi poi con i social si sono creati gli esperti del settore), ma non oltrepassiamo i limiti del rispetto, della decenza, della civile convivenza. Chi governa sbaglia. Chi non governa, tranquilli, non può sbagliare. Perché dà sempre ragione a tutti, asseconda ogni pensiero, richiesta ecc senza preoccuparsi se si può fare o meno. Il difficile di governare è quello di compiere scelte a vantaggio della comunità, nonostante a volte queste non possano essere condivise da tutti. Ma chi governa deve guardare più avanti, deve sognare il futuro, altrimenti il territorio lentamente si spegne. Per governare ci vuole coraggio, e capita che ci siano persone che non sono d’accordo con le decisioni assunte. E’ giusto e legittimo manifestare il dissenso. Mi spingo oltre. Se fatto civilmente e costruttivamente è anche vitale, perchè può essere la base per un confronto e per cambiamenti. Quindi viva la diversità di idee, viva il pensiero contrario, viva il dissenso e la voglia di dire ‘no’, ma diciamolo nell’interesse di tutti, per costruire e per contribuire alla realizzazione di un mondo migliore. Sennò non è dissenso, è solo un brutto gesto incivile”.
Anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, interviene sul caso: “Enrico Rossi – dice – è stato oggetto di un atto che giudico indegno, al di là di qualunque controversia politica. Non bisogna dimenticare che Rossi, presidente della Regione Toscana, è prima di tutto uomo del confronto e del dialogo. A lui va il mio abbraccio di solidarietà”.
“Un atto gratuito e stupido”, “un caso molto isolato” da non caricare comunque di grandissimi significati, che però è “preoccupante per la mancanza di rispetto di chi, eletto dai cittadini, dedica tutto se stesso a svolgere la propria funzione”. Poi certo, “si può essere d’accordo o no con l’operato di chi è eletto, ma preoccupa l’atteggiamento”. Così Eugenio Giani, il presidente del Consiglio che esprime “solidarietà profonda” a Rossi: “So quanto si dedica alla sua funzione, quanto ci tiene, quanto gira; e difatti sta riscuotendo la solidarietà della gente per bene e dei cittadini”.
“Il rispetto per l’interlocutore è alla base di qualsiasi confronto civile. Quanto è successo ieri sera ad Enrico Rossi è vergognoso, un atto che nega il dialogo. Al presidente della Regione Toscana manifesto la mia vicinanza ed esprimo la mia solidarietà”, è il commento della parlamentare Pd Raffaella Mariani.