Grave ciclista dopo l’urto con un’auto

23 agosto 2016 | 17:15
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Grave ciclista dopo l’urto con un’auto

E’ andato a scontrarsi contro un muretto in sella alla bicicletta sulla via per Camaiore a Monsagrati. Un ciclista di circa 50 anni è in gravi condizioni dopo l’incidente avvenuto attorno alle 18,20 di oggi pomeriggio (23 agosto) di fronte alla pasticceria Orchidea. L’uomo ha riportato un trauma commotivo e la sospetta frattura di un braccio: secondo una prima e ancora sommaria ricostruzione dei carabinieri sarebbe caduto dopo un’urto con un’auto il cui conducente si è fermato a prestare i primi soccorsi dopo aver dato l’allarme. La centrale operativa del 118 ha inviato l’ambulanza infermieristica della Croce Rossa e ha fatto levare in volo l’elisoccorso Pegaso.

Il ferito è stato soccorso in stato di forte agitazione e poco dopo ha perso conoscenza. Il personale del 118 lo ha stabilizzato, in attesa dell’arrivo di Pegaso 3 per condurlo all’ospedale Cisanello di Pisa. Nel frattempo, sul posto, sono giunti anche i carabinieri che si sono occupati dei rilievi del caso e della gestione del traffico. L’uomo, privo di documenti, è stato identificato soltanto in serata, quando la moglie ha cercato di mettersi in contatto con il marito attraverso il cellulare e ha appreso dell’incidente. Sono, invece, ancora in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente. Stando a quanto emerso, ciclista e automobilista stavano percorrendo la via per Camaiore nella stessa direzione, quando bicicletta ed auto sarebbero venute a contatto per motivi da accertare. Fatto sta che il ciclista è caduto a terra, nel momento in cui veniva affiancato dall’utilitaria il cui conducente, resosi conto di quanto stava accadendo si è fermato a prestare i soccorsi. Purtroppo nella caduto, il ciclista ha sbattuto violentemente la testa procurandosi una sospetta emorragia cerebrale. Adesso è in condizioni critiche all’ospedale Cisanello di Pisa. I carabinieri hanno fatto sottoporre l’automobilista al test dell’alcol e delle droghe, come prevede la procedura, anche se l’uomo non ha mostrato segni di alterazioni psicofisiche e sostiene di non aver urtato il ciclista.