
Si è svegliata nel cuore della notte, lasciando il marito a dormire nel letto: è scesa in cucina ed ha afferrato un coltello. Ha aperto la porta per andare in giardino e se lo è conficcato nell’addome. Il coniuge l’ha trovata così, riversa a terra vicino ad un fosso: la lama ancora infilata nel ventre e lei dolorante che gridava di lasciarla morire. Un dramma che ha coinvolto una pensionata di 75 anni e la sua famiglia, attorno alle 2,30 di notte a Porcari.
Il marito ha chiamato disperato il 118, perché mandassero un’ambulanza a salvare la moglie. La figlia e il genero sono accorsi anche loro in giardino, tentando di dare sostegno come potevano all’uomo distrutto dal dolore. Purtroppo la donna, che soffre di disturbi mentali, ha già tentato quattro volte di togliersi la vita, l’ultima a giugno, ingerendo barbi turici e anche in quel caso era stata salvata in extremis.
La donna, soccorsa in stato soporoso e di semi incoscienza, è stata condotta al pronto soccorso del San Luca da un’ambulanza della Croce Verde con il codice rosso e adesso sarebbe fuori pericolo. I medici hanno estratto la lama che, fortunatamente, non ha provocato lesioni ad organi vitali. Gli accertamenti dei carabinieri hanno potuto confermare la versione data dai familiari per spiegare il dramma.
Il marito si è svegliato all’improvviso nella notte e si è preoccupato perché la moglie non era a letto. Così si è alzato e ha visto che in casa c’erano tutte le luci accese. Ha chiamato la donna, invano, così ha dato l’allarme alla figlia e al genero che vivono al piano di sopra della palazzina e si sono messi a cercarla insieme. Poco dopo l’hanno trovata, ancora cosciente, e con il coltello in pancia, a terra, nelle pertinenze dell’abitazione.