Accettano catalogo e si ritrovano con un conto salato

30 agosto 2016 | 14:57
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Accettano catalogo e si ritrovano con un conto salato

Una proposta d’acquisto truffaldina e i clienti che si trovano gabbati. E’ quanto ha portato alla luce la Federconsumatori di Lucca che dopo varie segnalazioni è riuscita ad ottenere l’annullamento di tre ordini d’acquisto per un importo di 2300 euro ciascuno.
Alcuni cittadini residenti rispettivamente a Porcari, Lucca e Pietrasanta si sono rivolti alla associazione segnalando il caso di una società che, tramite i propri incaricati, effettua visite a domicilio dei consumatori per la consegna di un catalogo relativo ad articoli per la casa, prospettando la possibilità di ricevere sconti vantaggiosi. In quella occasione, l’incaricato chiede di firmare un modulo, solamente per attestare l’avvenuta consegna del catalogo, sottolineando che non esiste nessun obbligo di acquisto.

Dopo alcuni giorni, viene effettuata una seconda visita a domicilio, durante la quale gli incaricati della società fanno presente che il consumatore si è obbligato contrattualmente e che, non potendo più recedere, è tenuto all’acquisto di prodotti per la casa per l’importo di 2.300 euro. In questa seconda visita a casa, secondo le vittime del raggiro, gli incaricati della società avrebbero adottato anche pressioni psicologiche nei confronti dei malcapitati consumatori, prospettando azioni giudiziarie e spese legali ingenti a loro carico.
“Come Federconsumatori Lucca – afferma Fabio Coppolella, presidente provinciale dell’associazione -, abbiamo proposto reclamo alla società, contestando a quest’ultima di non aver fornito informazioni complete ai consumatori, in merito alla facoltà di esercizio del diritto di recesso previsto dal decreto legislativa 206/2005 (codice del consumo) e di avere posto in essere una pratica commerciale scorretta ed aggressiva a danno degli stessi consumatori. A seguito del nostro reclamo, la società in questione ha fornito un riscontro positivo, comunicando l’annullamento dei relativi ordini di acquisto. Ritengo opportuno – prosegue Fabio Coppolella – fornire alcuni consigli ai consumatori, per eventuali casi analoghi. Anzitutto, per i contratti a distanza e fuori dai locali commerciali, il consumatore ha la possibilità di esercitare il diritto di recesso, ai sensi del codice del consumo ed il professionista ha l’obbligo di fornire l’informativa circa l’esistenza e le modalità di esercizio di tale diritto”. Federconsumatori invita inoltre a “leggere attentamente ogni documento che ci viene chiesto di firmare” e a “non cedere alle insistenze ed alle pretese dei venditori”.